E’ verde, digitale e snello: è il portafoglio per tutte le stagioni

Portafoglio

E’ verde, digitale e snello: è il portafoglio per tutte le stagioni. Cosa c’è di meglio che investire in maniera responsabile, sui titoli azionari ed obbligazionari più di moda e facendolo con società di piccola e media capitalizzazione, che ancora devono diventare grandi? Niente, vero? Come fare, però? Proviamo a vedere come e quanto sia verde, digitale e snello il portafoglio per tutte le stagioni.

All’alba della crisi, ormai lo sanno anche i muri e gli asini, si è venduto di tutto. In maniera assolutamente indiscriminata, sono finiti nel tritacarne della paura del coronavirus titoli buoni e meno buoni. Titoli a grande capitalizzazione come quelli a media e piccola. Settori che hanno reali problemi e settori che invece vanno bene da tempo. Quando le nubi del terrore, soprattutto mediaticamente indotto, si sono diradate (ma ci sono volute le riaperture del lockdown, perché ciò avvenisse), si è scoperto che le mani forti non avevano dormito. Anzi.

Il fondo della caduta è stato infatti raggiunto il 23 marzo, in piena crisi (e come poteva non essere così?). Da quel momento, il rialzo è stato impetuoso ed inarrestabile. Ma, come abbiamo spiegato di recente in questo articolo, non sono stati gli investitori istituzionali a comprare. Né il pubblico indistinto, ovviamente. Sono state le stesse mani forti, piene di titoli in positivo da anni, appena venduti con ampi profitti, a ricomprare ciò che avevano venduto in massa il mese precedente. Quindi, adesso, che istituzionali e retailer hanno i soldi per comprare, dove sono e occasioni? In un portafoglio adatto a tutte le stagioni, come detto. Verde, digitale e snello.

E’ verde, digitale e snello: è il portafoglio per tutte le stagioni

  • Verde perché gli investimenti sostenibili sono il futuro, e lo saranno sempre di più. I criteri ESG non sono più solo sulla bocca di tutti, ma sono in tutti i processi decisionali dei gestori. In diversi casi si tratta ancora di greenwashing, ma sta realmente diventando un’esigenza sentita, soprattutto dagli investitori stessi. Guai a restarne fuori.
  • Digitale perché il futuro prossimo e quello remotamente lontano vedranno una pervasività del digitale al cui confronto l’utilizzo, in questi mesi di lockdown appena finiti, sarà niente. L’Intelligenza Artificiale, applicata all’Internet delle Cose, reso possibile dallo sviluppo e dall’adozione del 5G, cambieranno le carte in tavola. Privarsi dei titoli di questi comparti, per un investitore a lungo termine (l’unico serio) è pura follia.
  • Snello perché le società che cresceranno di più, nel futuro, saranno quelle piccole e medio-piccole. Un segmento ricco di storie oggi più che mai in attesa di una rivincita, dopo il turbolento inizio di anno a causa della pandemia. Ora il mercato si sta riprendendo, sostenuto dalle rassicurazioni che arrivano da tutte le banche centrali, e dai governi, sul fronte dei finanziamenti per la ripresa.

Ecco le caratteristiche che avrà il portafoglio del futuro, che sarà adatto a tutte le stagioni. I settori più in auge saranno quelli nominati, così come la tipologia dei titoli azionari che vi saranno coinvolti. Non fateveli sfuggire, e confrontatevi col vostro consulente d’investimento sul come operare, ricordatevelo sempre.

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