E, se una volta terminata la pandemia valesse la pena tenere la mascherina per respirare meglio?
Un’immagine simbolica, ma rappresentativa e ricorrente prima della pandemia: Tokyo, Pechino, Shangai e tutte le maxi-metropoli orientali con gli abitanti mascherati. La concentrazione di smog più alta della terra e la più alta diffusione di malattie cardiocircolatorie e respiratorie del mondo intero. Nemmeno fosse stato un presagio quella mascherina nelle metropolitane o sui treni ad alta velocità dei pendolari cinesi e nipponici. Loro sì ci erano abituati, ma noi europei, decisamente no. Eppure, ci chiediamo: e, se una volta terminata la pandemia valesse la pena tenere la mascherina per respirare meglio?
Tra fumo e nebbia, ecco lo smog
Smog, ricorda la nostra redazione, è l’acronimo di smoke e fog, termini inglesi traducibili in fumo e nebbia. A causare lo smog, nemico della salute dell’era moderna, sono:
- Motori a scoppio
- Centrali termoelettriche
- Impianti del riscaldamento di casa
- Combustione dei rifiuti
Qualche dato impressionante? Secondo l’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, lo smog in Italia causa quasi 4mila morti all’anno, 30mila affezioni di asma nei bambini, 31mila tra bronchiti e polmoniti negli adolescenti sotto i 15 anni.
8 tremendi nemici invisibili
Le nostre città sono quotidianamente attaccate da 8 nemici invisibili che si celano nello smog:
- Il monossido di carbonio
- Gli ossidi di azoto
- L’anidride solforosa
- Il piombo
- L’ozono
- Il benzene
- Le diossine
- Il PM10
Un elenco di morte, che vale la domanda: e, se, terminata la pandemia valesse la pena tenere la mascherina per respirare meglio?
Il famoso PM10 o polveri sottili
Cosa sono le polveri sottili, protagoniste in negativo dei blocchi domenicali e di tante ordinanze comunali di blocco del traffico? Altro non sono che le parti respirabili delle polveri della combustione, dette sottili, per il loro micro-diametro, che le porta a infilarsi nelle nostre vie respiratorie. Trasportano sostanze inquinanti e cancerogene che vanno a infilarsi nei nostri polmoni. Stessa minaccia viene dal monossido di carbonio, tristemente noto nei suicidi in garage, a motore aperto. È un gas incolore e inodore dall’altissima velenosità.
Quando la benzina non brucia completamente, terminando la sua combustione, ecco formarsi il monossido di carbonio. Viene espulso nell’aria dallo scarico dei veicoli ed è un vero e proprio veleno per la terra. Il nostro “team benessere” si allinea alla posizione di molti medici che sostengono quindi che, a fine coronavirus, forse dovremmo tenere la mascherina, almeno nel traffico cittadino! Soprattutto è bene pensare alla salute dei nostri figli, esposti, in piena crescita, all’attacco incrociato di tutti questi veleni.
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