E se fosse la ripresa dell’inflazione a risollevare le sorti dell’oro?

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E se fosse la ripresa dell’inflazione a risollevare le sorti dell’oro?

Già nei mesi scorsi abbiamo assistito a un ripresa dell’inflazione grazie agli stimoli senza precedenti messi in atto per uscire dalla crisi pandemica e alla graduale riapertura di alcuni paesi a seguito dell’introduzione dei vaccini. Un’ulteriore spinta in questa direzione è arrivata dall’impennata dei prezzi dell’energia con il petrolio che ha raggiunto massimi che non vedeva da anni. Questo balzo dell’oro nero va visto in un contesto più ampio che quello del rally delle materie prime. Tutto ciò sta ora alimentando le preoccupazioni per un aumento dell’inflazione.

Nonostante ciò, fino a ora, il 2021 è stato l’anno con la maggiore perdita annuale per l’oro dal 2015.

Come si spiega tutto ciò con il ruolo tradizionale dell’oro come copertura contro l’inflazione? Non è ancora detta l’ultima parola e, pertanto, l’attenzione deve rimanere molto alta.

Come spiegare questa apparente contraddizione?

Storicamente, l’oro è stato visto come un investimento attraente quando l’inflazione sale, con il metallo che è triplicato alla fine degli anni ’70 quando i guadagni dei prezzi al consumo statunitensi si sono diretti verso un picco di quasi il 15%. Ma i lingotti sono anche sensibili ai tassi di interesse, e gli investitori scommettono che le banche centrali inizieranno presto a ridurre gli stimoli e ad aumentare i tassi. Questo scenario ha indebolito gli argomenti a supporto del metallo prezioso.

E se fosse la ripresa dell’inflazione a risollevare le sorti dell’oro? Le indicazioni dell’analisi grafica

L’oro (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 8 ottobre in ribasso dello 0,10% rispetto alla seduta precedente a quota 1.757,4 dollari. La settimana, invece, si è chiusa con un ribasso dello 0,06%.

Time frame settimanale

Continua questa fase di immobilismo che potrebbe sbloccarsi solo con una decisa rottura in chiusura di settimana o della resistenza in area 1.770 dollari oppure del supporto in area 1.797 dollari.

Gli obiettivi dei movimenti che potrebbero scaturire dalle rotture indicate in precedenza sono indicati in figura.

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Time frame mensile

La chiusura mensile di settembre non ha portato novità e anche ottobre non dovrebbe farlo. La tendenza in corso rimane ribassista e gli obiettivi sono quelli indicati in figura.

Solo una chiusura mensile superiore a 1.880 dollari farebbe accantonare lo scenario ribassista. Per una conferma del rialzo, però, sarebbe opportuno attendere una chiusura mensile superiore a 1.960 dollari.

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