È realistico uno scenario che vede Unicredit apprezzarsi del 140% nei prossimi mesi?

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È realistico uno scenario che vede Unicredit apprezzarsi del 140% nei prossimi mesi?

Secondo l’analisi grafica si e, vista l’affidabilità storica delle nostre proiezioni, questo rappresenta una quasi certezza di raggiungimento del risultato. Qualora, poi, la proiezione si dovesse dimostrare errata, l’importante è rispettare gli stop-loss che scattano alla rottura di determinati livelli. Di questo, però, ci occuperemo nella prossima sezione.

Dal punto di vista dei fondamentali e delle raccomandazioni degli analisti, invece, il titolo azionario non ha molto spazio al rialzo. Ad esempio, secondo gli analisti che coprono Unicredit il consenso medio è accumulare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 10%.

È realistico uno scenario che vede Unicredit apprezzarsi del 140% nei prossimi mesi? Le indicazioni dell’analisi grafica

Unicredit  (MIL:UCG) ha chiuso la seduta del 26 marzo in rialzo dello 0,10% rispetto alla seduta precedente a quota 9,083 euro.

Quando alla chiusura del 27 gennaio scrivevamo (Dove si fermerà la discesa di Unicredit ed essere compratori?)

La tendenza in corso è ribassista, ma da diverse settimane le quotazioni sono ingabbiate all’interno del trading range 7,36-8,14 euro. La rottura di uno di questi due livelli in chiusura di settimana potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

era chiaro quali fossero i livelli da monitorare con attenzione. La chiusura settimanale del 29 gennaio è stata a 7,557 euro (sopra il livello oltre il quale sarebbe scattato il ribasso). Quella del 5 febbraio è stata a 8,459 euro (sopra il livello oltre il quale sarebbe scattato il rialzo). Da quel momento è partito un rialzo di circa il 10%.

Al momento, quindi, la proiezione in corso è rialzista sia sul settimanale che sul mensile. Tuttavia, ancora una volta le quotazioni sono ingabbiate all’interno di un trading range rotto il quale si potrebbe assistere a un movimento direzionale.

Sul time frame settimanale i livelli da monitorare sono 8,6-9,38 euro. Su quello mensile, invece, 8,08-9,321 euro.

Si comprende, quindi, che area 9,321/9,38 euro rappresenta un fortissimo ostacolo (anche i precedenti rialzi si erano fermati su questi livelli) superato il quale le quotazioni volerebbero verso area 20 euro. I dettagli sugli obiettivi rialzisti sono indicati in figura. Qui vogliamo sottolineare due aspetti:

  • il raggiungimento della massima estensione sul time frame mensile implicherebbe un rialzo di oltre il 140%;
  • lo scenario rialzista incomincerebbe a scricchiolare nel caso di chiusure settimanali inferiori a 8,6 euro, mentre andrebbe completamente accantonato nel caso di chiusure mensili inferiori a 8,08 euro.

Time frame settimanale

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Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione

Time frame mensile

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