È questo il periodo migliore per produrre un olio dalle note piacevolmente fruttate

olive

Chi è appassionato di agricoltura e ha la fortuna di possedere un oliveto lo sa: produrre un olio di grande qualità non è facile. Riuscire a scansare la mosca olearia, scegliere gli strumenti e il periodo di raccolta giusto sono solamente alcuni degli ostacoli da affrontare per ottenere un grande prodotto. Per questo motivo oggi andremo alla scoperta un piccolo consiglio che aiuta ad ottenere degli oli di eccellente qualità. Infatti, pochi lo sanno ma è questo il periodo migliore per produrre un olio dalle note piacevolmente fruttate. Scopriamo subito di cosa si tratta.

Questione di occhio e sensibilità

I più esperti sanno bene che il periodo di raccolta delle olive può variare sensibilmente a seconda della zona geografica, delle temperature e della piovosità. Ad aumentare questa difficoltà si aggiungono anche i periodi di maturazione delle cultivar, che può variare sensibilmente. Eppure, ci sono delle regole generali che si possono seguire per riuscire ad ottenere un buon olio, a partire dall’osservazione diretta delle olive. Infatti, questi piccoli prodotti della natura passano attraverso vari periodi di maturazione che possono influenzare profondamente la qualità dell’olio.

È questo il periodo migliore per produrre un olio dalle note piacevolmente fruttate

Sono questi gli stadi di maturazione delle olive a cui prestare attenzione per avere un ottimo olio:

  1. Il primo stadio di maturazione delle olive è quello acerbo, in cui il prodotto si mostra duro e non è in alcun modo utilizzabile per la produzione di olio.
  2. Il secondo stadio si chiama invece erbaceo, e corrisponde ai primi momenti della maturazione del prodotto. In questo stadio le olive si presentano ancora verdi ma hanno iniziato a maturare, e possono essere pertanto lavorate.
  3. Il terzo stadio è quello della invaiatura, in cui le olive iniziano a cambiare colore diventando violacee. In questo stadio le stesse danno vita ad un olio qualitativamente superbo, ricco di polifenoli e dalle eccellenti qualità nutrizionali.
  4. Poi abbiamo lo stadio della maturazione, in cui le olive hanno completato il processo di sviluppo e hanno un colore ormai completamente scuro. In questo periodo la resa delle olive è maggiore, ma la qualità dell’olio prodotto ne risente.
  5. Infine, il quinto stadio è quello della eccessiva maturazione, in cui le olive tendono a cadere a terra da sole. In questo stadio la quantità di olio prodotta è alta, ma a risentire di questo indiscutibile vantaggio è la qualità del prodotto.

Il periodo migliore

Quindi, quale è il periodo migliore per raccogliere le olive? Tradizionalmente è quello della invaiatura, ma non per forza. Infatti, se si vuole ottenere un olio dalle note fruttate e dalle forti proprietà antiossidanti è preferibile raccogliere le olive nel secondo stadio, ossia in quello erbaceo. Inoltre, in questo modo sarà possibile ridurre il pericolo di attacchi da parte delle mosche oleare. In questo modo sarà inoltre. La finestra di tempo a cui fare riferimento in questo caso è quella che va dalla fine di settembre per le varietà precoci fino a novembre per quelle più tardive.

Approfondimento

Spesso lo lasciamo sugli scaffali del supermercato ma è questo l’olio sano da comprare

Consigliati per te