È questo il gioiello incastonato nel lago tra Milano e Torino che sembra un’oasi di salvezza dal rumore e del baccano

Isola di San Giulio

Sappiamo benissimo che il silenzio non è semplicemente l’assenza di rumori. Altrimenti basterebbe rifugiarsi in qualsiasi scantinato di città per trovare un po’ di pace. Ci sono invece luoghi che per una questione di armonia e di contesto riescono a lasciare un’impronta profonda nel nostro animo. D’altronde, come diceva Italo Calvino “di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che questa fornisce a una tua domanda”.

Così, andiamo alla ricerca di luoghi incontaminati e che sappiano raccontarci storie diverse. Ad esempio, di recente abbiamo visto un quartiere folle di Roma che ha uno stile bohémien come quello di Parigi e Barcellona. Oggi, invece, scopriamo uno scrigno che si nasconde nel Lago d’Orta, in mezzo al quale sorge un’isola unica nel suo genere. Basti dire che tra i palazzi dell’isola di San Giulio sfilano i nomi di due vie: la via del silenzio, e la via della meditazione. Così vediamo 3 ottimi motivi per conoscerla, visto che è questo il gioiello incastonato nel lago che sorge tra tante città confusionarie e rumorose.

Un rifugio per molti

Questa piccola isoletta in mezzo al lago è un piccolo concentrato di edifici religiosi, ville eleganti e sentieri ciottolosi. San Giulio viene spesso definita come l’isola del silenzio. Il primo motivo per cui addentrarci qua, come se fosse un piccolo segreto lacustre, è proprio per contemplare la placida bellezza di questi luoghi nel tardo pomeriggio o di prima mattina. Quando cioè i colori sono cristallini e non ci sono turisti a distrarci. Basta prendere uno dei traghetti che partono ogni giorno da Orta San Giulio per pochi euro. Sarà in questi momenti che capiremo appieno il senso del nome di via del silenzio e via della meditazione.

Un’altra ragione per cui giungere a San Giulio è abbandonare il senso del tempo che passa. Sarà per questo che sull’isola dal 1973 è presente un monastero benedettino (l’Abbazia Mater Ecclesiae) in cui i monaci praticano studi e traduzioni su testi antichi. Sull’isola abitano pochissime famiglie permanentemente, ma c’è un negozio di souvenir ed un ristorante, qualora avessimo voglia di mangiare qualcosa o comprare qualche ricordo. L’isola ha un perimetro di circa 650 metri, quindi più che calcolare il tempo che impieghiamo per visitarla dovremmo apprezzare la percezione di assenza del tempo che potremmo vivere. Quest’isola peraltro è l’ambientazione di molte storie e favole di Gianni Rodari, originario proprio di questi luoghi.

È questo il gioiello incastonato nel lago tra Milano e Torino che sembra un’oasi di salvezza dal rumore e del baccano

Infine, non dimentichiamo che lo stesso ambiente circostante ha molte offerte da proporci. Ad esempio, sulla terraferma ci sono due percorsi molto affascinanti. Uno parte da Villa Crespi ed arriva al lago, passando per panorami e ville. L’altro è un sentiero pedonale e ciclistico che percorre tutto il perimetro del lago. Vari paesi e borghi meritano la visita. Basti pensare che sono ben 8 i Comuni che si estendono sulle rive del Lago d’Orta. Tra questi, le belle cittadine di Pella, Villa Negra e Omeglia.

Se invece stiamo cercando una festa folle che si svolge in primavera, non possiamo non conoscere questa splendida cittadina medievale.

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