È questa la temperatura che le bevande non devono raggiungere per diminuire le probabilità di sviluppare un tumore all’esofago

bevande

Durante l’inverno, specialmente quando fa molto freddo in molti hanno l’abitudine giornaliera di bere bevande molto calde. C’è però una cosa da sapere in merito e che forse vengono sottovalutate o ignorate. Numerosi studi hanno dimostrato una probabile correlazione tra il consumo di bevande molto calde (60-65 °C) e un maggiore rischio di sviluppare un tumore all’esofago. Vediamone alcuni, così come riportati dall’AIRC (Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro).

È questa la temperatura che le bevande non devono raggiungere per diminuire le probabilità di sviluppare un tumore all’esofago

Il rapporto dell’IARC

Nel 2016 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha pubblicato un volume che racchiude tutti gli studi condotti sulla correlazione tra il consumo di bevande molto calde e il tumore all’esofago. Due di questi riguardavano la relazione tra la temperatura del caffè e i tumori. Altri il mate, una bevanda tipica dell’America Latina. Ma la maggior parte degli studi presenti nel volume riguardava il consumo del tè caldo in Asia.

L’IARC ha introdotto le bevande molto calde tra le sostanze probabilmente cancerogene (gruppo 2A).

Studi in Iran e Inghilterra

La società scientifica britannica per l’avanzamento delle scienze chimiche ha condotto uno studio su 300 pazienti inglesi che consumano regolarmente il tè ad una temperatura compresa tra i 60°C e i 65°C. I risultati sono stati confrontati alla temperatura con cui gli abitanti delle varie zone dell’Iran.  consumano il tè nero. Si è osservato che nelle zone dell’Iran in cui si verificano molti casi di tumore all’esofago, gli abitanti lo bevono ad una temperatura superiore a 65 gradi. In altre zone, in cui gli abitanti bevono il tè ad una temperatura inferiore a 55 gradi, i casi di tumore dell’esofago sono minori.

L’International Journal of Cancer ha pubblicato un altro studio nel 2019. I ricercatori lo hanno condotto in Golestan, una regione dell’Iran i cui abitanti sono colpiti in particolar modo da questo tumore. Anche in questo caso hanno provato una correlazione tra il consumo di té nero caldo e il maggiore rischio di tumore all’esofago. In questo caso, gli studiosi non si sono limitati a chiedere ai soggetti della ricerca a che temperatura fossero soliti berlo, come spesso avviene. Ma hanno offerto loro una tazza di té a 75°C. Chi era abituato a temperature così alte lo beveva. In caso contrario, gli studiosi lo lasciavano raffreddare fino a fargli raggiungere i 70°C e così via, fin quando i partecipanti non riuscivano a consumarlo. Questi ultimi sono stati monitorati per dieci anni.

Dati alla mano, i ricercatori hanno potuto verificare che chi era abituato regolarmente a bere il tè ad alta temperatura (700 ml di tè al giorno circa) tendeva a sviluppare il tumore all’esofago con maggiore probabilità rispetto agli altri.

Caffè caldo a Singapore

Uno studio condotto a Singapore ha affermato che il caffè, se bevuto a temperature superiori ai 65°C, può favorire il rischio di sviluppare un tumore all’esofago. In sé per sé, invece, rientra tra le sostanze non considerate cancerogene.

Se le si beve regolarmente, è questa la temperatura che le bevande non devono raggiungere per diminuire le probabilità di sviluppare un tumore all’esofago. Quindi, è raccomandabile farle raffreddare prima di consumarle.

 

Consigliati per te