E’ possibile modificare le mansioni del lavoratore con il nuovo Jobs Act?

Jobs act

E’ possibile modificare le mansioni del lavoratore con il nuovo Jobs Act? Alla domanda, la risposta e’ si, in quanto il d.lgs n. 81 del 2015 (cd. Nuovo Jobs Act) ha interamente riscritto l’art. 2103 c.c., che disciplina la materia. Con la nuova normativa, e’ consentito il demansionamento del dipendente come principio generale, ribaltandosi la disciplina previgente. Tuttavia, detto demansionamento e’ possibile solo in presenza di determinate condizioni.

In particolare, il datore di lavoro puo’ disporre il demansionamento, alternativamente solo: 1) in caso di modifica degli assetti organizzativi aziendali che incida sulla posizione del lavoratore; 2) nei casi previsti dai contratti collettivi di categoria; 3) in ipotesi di accordi individuali di modifica delle mansioni. La tutela generale prevista in detta evenienza risiede nel fatto che egli non subira’ alcun mutamento della sua posizione retributiva. Detto sbarramento economico e’ finalizzato ad evitare che il demansionamento divenga uno strumento utilizzato in modo pretestuoso ed autoritario dal datore di lavoro. Naturalmente, pero’, le situazioni vanno valutate caso per caso. Infatti, la lesione dei diritti del lavoratore e l’esercizio illegittimo di poteri sullo stesso possono anche fondare su atti di prevaricazione di ordine psicologico.

Vessazioni che possono prendere piede, appunto, attraverso il cambiamento di mansioni.

Disciplina specifica per chi ha la 104

Tuttavia, per quanto concerne i dipendenti disabili o che comunque dispongono delle tutele della l. 104, alle predette condizioni limitative se ne aggiungono altre. Infatti, in questo caso, il demansionamento non puo’ avvenire se incompatibile con le condizioni di minorazione del dipendente. Cio’ significa che il mutamento di mansioni per detta categoria non puo’ attuarsi, in nessuno dei tre casi su indicati, in presenza di detta incompatibilita’. La medesima tutela rafforzata si estende al caso di lavoratori che assistano un familiare disabile (art. 33 comma 5 della l. 104). Per essi il demansionamento non puo’ essere imposto allorquando implichi l’allontanamento dal domicilio della persona da assistere. In un’unica ipotesi la Cassazione ha stabilito che detta modifica possa avvenire, ossia quando ricorra un’accertata incompatibilita’ ambientale tra lavoratore e sede di lavoro.

E’ possibile modificare le mansioni del lavoratore con il nuovo Jobs Act? Ulteriori tutele

Rimane da aggiungere, che il meccanismo del cambio mansioni puo’ articolarsi in due sottospecie. Il datore di lavoro puo’ decidere di cambiare le mansioni al dipendente ma cio’ e’ consentito soltanto nell’ambito dello stesso livello di inquadramento. In alternativa, puo’ assegnare allo stesso mansioni inferiori, che, pero’, non possono essere piu’ di un livello inferiore a quelle precedentemente ricoperte. A cio’ aggiungasi che allo stesso si impone l’ulteriore obbligo di predisporre l’aggiornamento professionale necessario per consentire al dipendente di ricoprire il nuovo ruolo. Se non attende alla formazione richiesta dalla nuova mansione, e’ suscettibile di pesanti sanzioni economiche che si ripercuotono, anche, sulla legittimita’ del cambio mansioni.

Approfondimento

Articolo precedenti legge 104

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