È possibile licenziare comunicando il provvedimento con messaggio WhatsApp e come fa il lavoratore ad impugnarlo?

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Il caso è sempre più diffuso, fino al paradosso accaduto ai dipendenti di un ristorante. Con un messaggio sulla chat del locale sono stati licenziati in blocco ed hanno scoperto che il ristorante non avrebbe più riaperto. Sarà bene sapere se è possibile licenziare comunicando il provvedimento con messaggio WhatsApp e come fa il lavoratore ad impugnarlo.

La legge sul licenziamento individuale prevede che il datore di lavoro debba dare al dipendente una comunicazione scritta. Allora la domanda cambia. Si può considerare il messaggio WhatsApp una comunicazione scritta valida per la legge sui licenziamenti?

Se oggi molti datori di lavoro usano il messaggio sul cellulare per licenziare vuol dire che alcune sentenze lo hanno permesso. In questo senso si sono espressi il Tribunale di Catania e la Corte di Appello di Roma.

Perché i giudici hanno ammesso il licenziamento via WhatsApp?

Perché hanno dato una interpretazione letterale della legge. La legge parla di comunicazione scritta, ma non specifica di quale tipo. I messaggi sul cellulare sono oggi particolarmente diffusi e quindi possono essere considerati comunicazione scritta a tutti gli effetti.

È possibile licenziare comunicando il provvedimento con messaggio WhatsApp e come fa il lavoratore ad impugnarlo?

La legge è sintetica, ma le sentenze hanno aggiunto elementi di cui il lavoratore deve tenere conto.

Il lavoratore può impugnare, cioè contestare, il licenziamento entro un termine che parte dal ricevimento della lettera di licenziamento. Ci vuole quindi una data certa da cui comunicare a contare quel termine. I giudici ritengono che WhatsApp fornisca una data certa del licenziamento, perché c’è la spunta della ricezione del messaggio. Il lavoratore deve stampare la chat su cui ha ricevuto il licenziamento e dimostrare di aver impugnato il licenziamento in tempo.

Attenzione al normale sms

Anche se ormai più raro può darsi che il licenziamento venga comunicato con sms di vecchio tipo. In questo caso il mittente del messaggio potrebbe non essere identificato con chiarezza. Nelle sentenze allora si dubita che il datore di lavoro possa considerare quella comunicazione valida.  

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