È l’ora degli orecchini-scultura per non privarci del piacere dell’arte

orecchini

Il guardaroba da passeggiata, nel cuore dell’inverno, è da sempre ricco di maglieria, sciarpe e abiti tricot. Ma quest’anno si illumina di colore e design grazie all’abbinamento coi maxi-orecchini scultura, possibilmente ispirati all’arte surrealista. Ecco quali sono i temi da seguire con l’aiuto degli esperti di ProiezionidiBorsa.

Il dominio del verde

Il colore guida del tricot 2021 (anche per la caccia ai saldi) è il verde in tutte le sue sfumature. Dallo smeraldo al bottiglia, dal muschio al giada e dall’ottanio al verde felce. Dolce vita, maxi-cardigan e pullover a trecce e coste nel colore della speranza che si portano con calde gonne midi. E abbinati a stivali alti dello stesso colore o a contrasto (come viola, rosso), con tacco comodo e punta da cacciatore.

Questa scelta di color block e minimalismo si accentua con il gioiello surrealista: il girocollo in metallo. È l’ora degli orecchini-scultura per non privarci del piacere dell’arte. Devono però essere asimmetrici e ispirarsi ai grandi maestri del Surrealismo come Matisse e Picasso.

I nuovi canoni dell’opulenza

Il maxi-orecchino, anche cerchio color oro, prevale sulle altre sfumature del metallo. Possiamo sospenderci minisculture in madreperla, lucite, bachelite vintage, legno dipinto, cartapesta, resina. Tra i temi più gettonati ci sono i fiori speciali come le orchidee e le sterlizie, i volti di ispirazione afro, le icone altomedievali, gli uccelli, i rettili e gli anfibi. Per chi ama gli orecchini a bottone, prevalgono quelli in metallo con dipinti i volti di Picasso, ma anche i famosissimi tagli di Fontana.

È l’ora degli orecchini-scultura per non privarci del piacere dell’arte

Guarda chi si rivede: i cammei in corallo contornati d’oro ma diversi l’uno dall’altro e arricchiti da lunghe frange. Oppure le forme aeree e mobili ispirati all’arte di Alexander Calder, che realizzò famosi gioielli cinetici per la sua mecenate Peggy Guggenheim. La quale indossava spesso anche un paio di orecchini incredibili creati da Yves Tanguy nel 1938. Con miniature raffiguranti i desolati paesaggi che si ammirano nell’opera di Salvador Dalì.

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