È incredibile scoprire quanto dura il cioccolato dopo la scadenza e come conservare quello vecchio

cioccolato

Il cioccolato non rappresenta un alimento goloso solo per i più piccoli, perché in realtà fa gola a qualsiasi età. Ne basta un quadratino da sciogliere in bocca, quando abbiamo voglia di qualcosa di dolce, per soddisfare il palato. È un prodotto che proviene da una pianta tropicale e, attraverso diverse lavorazioni, diventa un ingrediente versatile. Non solo è adatto per la preparazione di dolci e pietanze salate, ma è anche utilizzato nell’ambito della cosmesi. Non è raro trovare nei negozi specializzati maschere, creme e lozioni che sfruttano le straordinarie proprietà del cioccolato. Addirittura, molti usano sia il cacao in polvere che il cioccolato fuso per preparare maschere nutrienti e illuminanti, insieme a yogurt o aloe vera.

Cosa contiene e i possibili benefici

Il cioccolato, soprattutto quello fondente, è largamente utilizzato in vari ambiti per i nutrienti che contiene. All’interno delle tavolette che troviamo in commercio, la tipologia fondente possiede una quantità maggiore di cacao, ricco di fosforo, calcio, ferro e vitamine del gruppo B. Possiede molti flavonoidi, che avrebbero proprietà antiossidanti, utili a contrastare l’invecchiamento cellulare. Potrebbe, inoltre, diminuire la pressione sanguigna, agendo positivamente su cuore e arterie. Di certo, però, non è salutare mangiarne in grandi quantità e sarebbe consigliabile non abusarne. Un dosaggio ragionevole si aggirerebbe intorno ai 15 g al giorno, prediligendo il cioccolato fondente anziché al latte. Invece sembrerebbe sconsigliato mangiarlo se assumiamo farmaci per l’asma o ipertensione, o se soffriamo di patologie come gastrite o tachicardia. In questi casi potremmo comunque chiedere un parere al nostro medico per sciogliere eventuali dubbi.

È incredibile scoprire quanto dura il cioccolato nella dispensa in cucina

Nonostante il cioccolato abbia poca vita nella dispensa di casa, potrebbe sfuggirci qualche confezione, perché in fondo al cassetto o coperte da altri prodotti. Se dovessimo ritrovare una tavoletta dopo tempo, sicuramente la prima cosa da controllare sarebbe la data di scadenza e le condizioni esteriori. Se notiamo una patina bianca, niente paura, sono i grassi contenuti che con gli sbalzi di temperatura si separano affiorando in superficie. Mentre se l’odore ed il sapore di un piccolo pezzo non sono gradevoli, meglio buttarlo via per evitare possibili intossicazioni o sintomi spiacevoli.

In realtà il cioccolato fondente è un alimento che deperisce difficilmente, ma questo non vuol dire non rispettare la data massima di consumo. Potremmo superarla al massimo di pochi giorni, settimane, o addirittura mesi se non vi è nessuna formazione di muffa e sapore e odore rimangono intatti o leggermente meno intensi. Quindi, al contrario di altri alimenti, è incredibile scoprire quanto dura il cioccolato, grazie all’alto contenuto di grassi e poca acqua. Un fattore decisivo e importante per assaporarlo a lungo è come lo conserviamo. Sarebbe ideale lasciarlo in un posto asciutto, senza umidità, a circa 13 gradi, o in frigorifero, in un contenitore ermetico per evitare che assorba altri odori.

Consigliati per te