È in arrivo nelle sale l’imperdibile film di uno dei grandi geni della musica italiana

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La musica italiana si appoggia su alcuni capisaldi che la caratterizzano. Uno di questi si ritrova a Genova, culla di diversi grandi artisti e cantautori. Le memorie lasciati da alcuni di loro, che non sono più tra noi, non si perderanno mai. La musica usa e getta dei nostri tempi stride con suoni e testi che questi ci hanno lasciato in eredità. Fa parte della nostra storia, dei nostri ricordi, della nostra vita. Sarebbe giusto tramandarla ai nostri figli e ai nostri nipoti per far sì che l’apprezzino anche oggi, abituati a un consumo di musica del tutto diverso.

Tra qualche giorno, dal 25 al 27 ottobre, arriverà nelle sale un film assolutamente da non perdere, per conoscere uno dei più grandi cantautori della storia. Nato nel 1940, considerato come uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, le sue canzoni sono pezzi di storia della musica. Cantore principe di un periodo storico di grande fermento, come quello che va dalla metà degli anni Sessanta e arriva alla metà degli anni Ottanta. Stiamo parlando di Fabrizio De André, leggenda della musica italiana.

È in arrivo nelle sale l’imperdibile film di uno dei grandi geni della musica italiana

La pellicola è un documentario, girato dalla regista Roberta Lena, con protagonista il figlio Cristiano che racconta un momento particolare della vita del padre. La genesi di uno dei suoi album più significativi, “Storia di un impiegato”, le cui canzoni faranno da sottofondo al film.

“De André#De André” è il titolo dell’opera che raccoglie le testimonianze di Cristiano, all’epoca bambino, che racconta il suo rapporto con il padre, durante quegli anni.

Una vera e proprio dichiarazione politica quello che fece il cantante all’inizio degli anni Settanta che ne segnerà la vita per diversi anni. Fino al 1979, infatti, fu nel mirino dei Servizi Segreti come potenziale sostenitore dell’ideologie alla base dei movimenti anarchici e sovversivi.

Il film si concentra su come Cristiano ha vissuto quelle giornate di fermento che hanno poi portato, dopo un anno e mezzo, all’uscita dell’album. Scritto e musicato insieme a Nicola Piovani e Giuseppe Bentivoglio, è un disco di rottura nella carriera artistica di Faber. Con gli occhi innocenti di un bambino, il figlio ricorda ogni minimo particolare delle giornate trascorse in casa ad assistere alle discussione dei tre uomini.

Il ricordo di un grande artista

Cristiano fa rivivere con la sua voce, incredibilmente simile a quella del padre, le melodie di quei testi così forti e intensi. Un momento di grande incavolatura vissuto da Fabrizio: così viene spiegato il periodo storico in cui nacquero le canzoni, nel trailer che anticipa l’uscita del film.

È in arrivo nelle sale l’imperdibile film di uno dei grandi geni della musica italiana. Una pellicola da vedere per immergersi nella vita di un cantautore venuto a mancare troppo prematuramente, nel 1999, a soli 59 anni. Da consigliare la sua visione per capire un’epoca mai abbastanza studiata sui libri di storia. Un film, dunque, non solo per i nostalgici, ma di grande interesse anche per le nuove generazioni.

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