È davvero importante sapere per quanto tempo si può trattenere la cacca senza avere problemi

bagno

Ci sono comportamenti che tutti gli esseri umani tengono. Momenti in cui davvero tutti siamo uguali. Senza distinzione di razza, provenienza, status sociale. Uomini e donne, eterosessuali e no. Il water closet annulla tutte le disuguaglianze e ci rende davvero tutti fratelli. Perché i bisogni li facciamo tutti, ricchi e poveri, grandi e piccini. Spesso, però, e qui arriva la differenza, per molti sono momenti di piacere, per altri l’esatto opposto.

La tazza per tanti è il vero trono di casa, per alcuni un incubo per la fatica nella deiezione. Un momento celebrato da alcuni canzoni indimenticabili, come l’Inno del corpo sciolto, di Roberto Benigni del 1979. Scene leggendarie come quella iniziale del primo Fantozzi, in cui il ragioniere più famoso d’Italia viene murato vivo, per dimenticanza, nei bagni aziendali. Ilarità e comicità su una cosa talmente comune ma spesso considerata spregevole, tanto da venir citata in molti modi di dire volgari.

È davvero importante sapere per quanto tempo si può trattenere la cacca senza avere problemi

Se guardiamo la cosa da un altro punto di vista, però, ci accorgiamo che non c’è da scherzare quando si parlare di defecazione. Perché per molti può essere addirittura un supplizio. Da piacere a dolore, a volte, il passo è davvero breve. Nei bambini, per esempio, ci può essere la ferma volontà di non fare la cacca. Questo perché possono aver subito condizionamenti psicologici. Un pochino di dolore nella deiezione, un po’ di stitichezza che non viene chiaramente riconosciuta o anche il non volerla fare in ambiente a lui estraneo. Educare i bambini a una corretta defecazione, quando si toglie il pannolino, è fondamentale per il prosieguo della loro infanzia.

Cosa succede se non si fa la cacca per più di qualche giorno? Il consiglio, ovviamente, è quello di rivolgersi immediatamente a un medico. A volte, vogliamo trattenere lo stimolo perché non ci sentiamo nelle condizioni adatte per lasciarlo andare. Se la cosa accadesse saltuariamente, non dovremmo preoccuparci. Se, però, dovesse diventare una consuetudine, allora sì che il problema si dovrebbe porre.

Quando rivolgersi al proprio medico

Il nostro corpo è programmato per scaricare, disfacendosi degli scarti, attraverso le feci. Se dovessimo ritardare questo processo, potremmo andare incontro ad alcuni problemi. Senso di malessere e pesantezza, gonfiore e mal di stomaco, indurimento delle feci e difficoltà nell’espulsione, emorroidi. Questi sono solo alcuni dei guai che potremmo avere trattenendo lo stimolo.

Dunque, è davvero importante sapere per quanto tempo si può trattenere la cacca senza avere problemi. L’attività viene definita regolare se svolta 3 o 4 volte a settimana, anche se può variare da individuo a individuo e dal tipo di alimentazione. Rimanere regolarmente sotto questo tipo di soglia potrebbe far insorgere i problemi citati in precedenza. Rivolgersi al proprio medico senza timore, per cercare di capirne le cause e tornare a far sì che andare in bagno sia davvero un piacere.

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