È arrivato nelle sale l’imperdibile film italiano che racconta un macabro fatto di storia

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Si decide di andare al cinema per vivere un’emozione. Si sente il bisogno di conoscere una storia passata, di immedesimarsi in un racconto simile al nostro. Oppure di intraprendere un percorso differente, cercando suggestioni, paure o semplicemente divertimento. Dalla commedia all’horror, dal film drammatico a quello comico. Ci sono tanti generi differenti che possono generare stati d’animo o aspettative molteplici. Per circa due ore ci immergiamo nel buio della sala e lasciamo fuori il nostro mondo.

A ottobre inizia la vera stagione cinematografica, con un’offerta ricca che si protrarrà fino alla primavera successiva. È arrivato nelle sale un film molto atteso, con un cast di attori italiani di primo livello. Il racconto drammatico di una storia vera e macabra che ha sconvolto l’Italia a metà degli anni Settanta. Il massacro del Circeo è passato alla storia come uno dei delitti più efferati dell’epoca. Il film diretto da Stefano Mordini racconta quanto avvenuto all’inizio dell’autunno del 1975 tra i banchi di una prestigiosa scuola romana.

È arrivato nelle sale l’imperdibile film italiano che racconta un macabro fatto di storia

È una trasposizione cinematografica del romanzo di Edoardo Albinati, uscito nel 2016, e vincitore del Premio Strega. Il film ha come protagonisti tre ragazzi della cosiddetta Roma bene che frequentavano un istituto privato cattolico in una zona residenziale della Capitale. L’autore del libro, voce narrante della vicenda, è stato compagno di scuola dei tre ai tempi in cui si svolse la storia.

In un contesto sociale piuttosto turbolento, si ritrovano famiglie benestanti insieme a figli adolescenti che vivono gli strascichi della rivoluzione sessantottina. La forte morale cattolica di quegli anni reprime fortemente ogni tipo di ribellione. Le scuole cattoliche imponevano pensieri rigidi e legati a una tradizione che le lotte del 1968 avevano chiaramente messo in discussione.

I tre protagonisti adescano due coetanee e con la scusa di una festa le portano in una villa situata a San Felice Circeo. Proprietà della famiglia di uno di loro, questa diventa teatro di uno stupro collettivo, di violenze di gruppo che porteranno alla morte di una delle ragazze. L’altra si salverà solo perché si fingerà anch’essa priva di vita. Frutto di abuso di alcol e droghe, il tragico assassinio sconvolge gran parte dell’Italia. Quanta parte di colpa ha l’ipocrisia della morale cattolica vigente in quegli anni? Questo è il filo rosso che domina l’intera vicenda e che inviterà lo spettatore a riflettere sugli effetti che la repressione porta nell’animo umano.

È arrivato nelle sale l’imperdibile film italiano che racconta un macabro fatto di storia, la storia drammatica che ha sconvolto un’Italia bigotta e ipocrita. Che cambiò, anche giuridicamente, il crimine di stupro. Da reato morale e reato contro la persona. Un film che fa riflettere e discutere, da non perdere assolutamente in questo inizio di autunno.

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