È arrivato il momento di rivedere il portafoglio investimenti

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Attualmente i mercati stanno confermando i timori nati all’indomani della presa di Kabul da parte dei talebani. Guardando i listini, infatti, non sembra che le dichiarazioni arrivate dai vertici talebani sul rispetto dei diritti civili abbiano rassicurato i mercati. Mercati che, tra le altre cose, devono fare i conti con un’altra questione. In questo caso, infatti, la paura si chiama inflazione. O per essere più precisi: tapering. In altre parole le Banche centrali potrebbero essere intenzionate a dare il via in anticipo ad un rientro dai piani di sostegno organizzati in occasione della crisi da Covid. E questo spaventa i mercati.

In realtà lo spettro di un cambio di rotta è presente già da qualche tempo, ma è solo nelle ultime sedute che si sta diffondendo con intensità sempre maggiore, la sensazione che sia FED che BCE siano intenzionate a mettersi all’opera il prima possibile. Ecco allora che il calendario finora prospettato di un accomodamento monetario dato per certo fino alla fine del 2022 potrebbe essere drasticamente accorciato. È arrivato il momento di rivedere il portafoglio investimenti, quindi, per riuscire a ricalibrare tutto in vista del cambio. Anche perché con la crisi afghana che non rassicura certo i mercati, sarà necessario rivedere l’intero equilibrio interno dei propri investimenti. Soprattutto in virtù di un elemento innegabile: la disfatta della diplomazia USA nella questione afghana, potrebbe essere il trampolino di lancio per una definitiva affermazione della Cina verso la scena internazionale.

È arrivato il momento di rivedere il portafoglio investimenti

Per chiunque, finora, abbia deciso di investire sul lungo periodo l’oro è sempre stata l’arma principale per riuscire a difendersi dal pericolo inflazione. Ma stando agli analisti di GAM una protezione migliore potrebbe essere rappresentata dai titoli del lusso. Il motivo è molto semplice: alcuni grandi marchi possono permettersi di rivedere il prezzo senza timori di perdere appeal presso la loro fetta di consumatori. Si tratterebbe, in altre parole, di titoli in grado di sfuggire ai soliti parametri di misura sul fronte del costo della vita.

Sul fronte delle scelte di investimento, invece, in casa di Aberdeen Standard si guarda ai settori che verranno coinvolti direttamente dai prossimi scenari climatici. L’ultima estate, ancora in corso, ha registrato, in luglio, il mese più caldo della storia. Questo significa che i cambiamenti sono già una realtà che possiamo, purtroppo, toccare con mano. Ebbene, in questo frangente gli analisti di Aberdeen Standard vedono un impatto positivo sul settore delle utility. Questo perché le utility sono fondamentalmente più esposte nel ramo delle rinnovabili a sua volte direttamente coinvolto nel Sistema per lo scambio di quote di emissioni dell’Unione europea (EU ETS).

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