Due elementi condizioneranno la giornata della Borsa italiana

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La Borsa di Milano continua imperterrita nella corsa e oggi si presenta con un bagaglio di 5 sedute consecutive al rialzo. Un piccolo record che potrebbe essere ritoccato. E se oggi chiudesse in positivo, sarebbe anche il sesto venerdì consecutivo al rialzo.

Ma due elementi condizioneranno la giornata della Borsa italiana. Analizziamoli nel commento di apertura alla seduta odierna, degli analisti di ProiezionidiBorsa.

Il Ftse Mib alla prova del 6

Borsa italiana ieri ha festeggiato la quinta seduta consecutiva al rialzo. Oggi, se dovesse terminare come ieri, sarebbe la sesta seduta consecutiva di rialzo e il sesto venerdì consecutivo positivo. Un piccolo record.

Ieri l’indice delle blue chip, l’Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), ha terminato la corsa a 19.731 punti, ma ha fatto segnare un massimo a 19.788 punti. La corsa rialzista di ieri si è fermata con precisione quasi millimetrica a ridosso della soglia di 18.000 punti, importante livello di resistenza.

Se il massimo della seduta è stato a 19.788 punti, il minimo della seduta è stato a 19.479 punti. Il massimo di mercoledì è stato di 19.394 punti. Cosa significa questo? Che ieri l’indice Ftse Mib ha aperto un gap rialzista e un altro lo aveva aperto nella seduta del 3 novembre.

Due elementi condizioneranno la giornata della Borsa italiana

Perché questi due elementi sono importanti? Perché nella seduta di oggi se l’Ftse Mib riuscisse a superare l’ostacolo 19.800 punti, potrebbe spingersi fino a 20.100 punti. Sarebbe una chiusura di settimana col botto. Ma nella prossima ottava rimarrebbero i due gap da colmare e i gap, lo abbiamo già visto in precedenza, si colmano sempre.

Abbiamo individuato il primo target rialzista in caso di superamento dei 19.800 punti, ma cosa può accadere se l’indice non riuscisse nell’impresa? Se Piazza Affari partisse al ribasso, magari su prese di beneficio dopo le ultime sedute straordinarie, avrebbe in area 19.390 un bel supporto. D’altronde a quel livello chiuderebbe il secondo dei due gap aperti questa settimana. Se quota 19.390 punti non dovesse reggere, i prezzi scenderebbero a 19mila punti.

Approfondimento

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