Finalmente il matrimonio tra Lvmh e Tiffany si farà. Dopo tante peripezie e carte bollate i due brand di gioielli scintillanti sono pronti a convolare a nozze. L’assemblea straordinaria di Tiffany ha dato l’ok all’offerta giunta dal colosso del lusso francese guidato da Bernard Arnault.
Lvmh ha messo sul piatto circa 15,8 miliardi di dollari. Ciò vuol dire pagare 131,5 dollari ad azione rispetto a 135 dollari concordato a novembre del 2019. La transazione avverrà il 7 gennaio 2021 e da questo momento in poi Lvmh avrà il pieno controllo.
Il colosso Lvmh
Lvmh (MIL:LVMH) non ha bisogno di presentazioni visto che controlla circa 75 celebri brand del lusso. Louis Vuitton e Bulgari sono tra quelli più prestigiosi e rinomati. Ora con i gioielli Tiffany mette a segno un colpo sensazionale.
Il coronavirus non ha inferto un colpo micidiale al settore lusso
Da un’indagine di Bain&Company in merito ai riflessi del coronavirus sul settore dei gioielli di alta gamma, risulta che la pandemia non ha avuto eccessivi effetti negativi sul comparto dei gioielli. La contrazione risulta solo del 15%. Il segmento degli orologi e dell’abbigliamento ha avuto la peggio con oltre il doppio della flessione.
Però, c’è da dire che Tiffany ha avuto nel 2020 una diminuzione di vendite di un quarto rispetto alla tabella di marcia. Purtroppo la mancanza di turisti nelle grandi metropoli ha rallentato le vendite in modo inesorabile.
Nonostante ciò, Tiffany ha ancora un grande appeal. Infatti la vendita di gioielli in Cina è in forte crescita mentre la quota del business e-commerce ha registrato un’impennata senza precedenti. I negozi fisici rappresentano il vero tallone di Achille ma tutto è dovuto dall’attuale contesto storico.
L’acquisizione di Tiffany rappresenta una scommessa
Questa fusione rafforza Lvmh sul mercato cinese dove le richieste di beni di lusso sono sempre stabili. Un matrimonio che parte da basi solide, perciò i due brand di gioielli scintillanti sono pronti a convolare a nozze.
