Draghi e BCE- zero soprese, basterà?

ProiezionidiBorsa

Draghi e BCE- zero soprese, basterà? Nelle domande post conferenza scatta la vera posizione .

Come assolutamente atteso la BCE ha lasciato invariati I tassi.

Come invece non era auspicabile ha lasciato anche inalterata la view insistendo nel pianificare  la chiusura del QE con dicembre e confermando l’impegno dimezzato già da ottobre.

Insomma le parole di qualche mese fa Mario Draghi se le è già dimenticate. Parlò di una BCE reattiva e non pro-attiva…

Ebbene se non è il caso di essere reattivi in questa fase resta da capire quando sarà il momento.

Mentre si scrive i mercati hanno comunque accolto con sollievo le parole giunte post conferenza  tramite le risposte alle domande dei giornalisti.
Questo rimbalzo non deve però illudere che sia già tutto passato.

La nostra manovra resta sub-iudice e i dati macro-economici europei mostrano chiari segnali di affanno.

Alle borse basterà pochissimo per riprendere a scendere velocemente. Mentre altrettanto velocemente può riprendere a salire lo spread tra BTP e Bund.

Nella conferenza ci saremmo aspettati un Draghi, che forte di una serie di dati macro molto deboli conducesse la BCE verso una politica più decisionista e in grado di incidere su questo abbozzo di crisi fermando le fiammelle prima che divampino in un incendio. Per dirla con parole sue : una BCE reattiva.

Evidentemente si intende reagire solo a crisi inoltrate?

Non si spiegava altrimenti la pervicacia nel mantenere un taglio e una scadenza così immediati del QE da suonare fortemente stimati nel contesto attuale.

Batava veramente poco per fare rientrare molti degli orsi nelle loro tane e invece nulla.
Questo approccio indeterministico lascerà loro le porta spalancate per nuovi attacchi speculativi ribassisti.

Nessuno discute che talvolta i mercati specie azionari vadano lasciati scendere.
Quello che ha fatto specie nella conferenza è stata la mancata attenzione allo spread italiano, quasi Draghi e la BCE con il loro tran tran volessero essere pro-attivi e punire il governo anziché tenere fede a politiche e strategie sbandierate in altri contesti.

Per la verità poi però Draghi e la BCE si sono salvati in corner grazie ad alcune domande dei giornalisti .

In primis specificando che in caso di criticità specifiche la BCE utilizzerà l’OMT (OutrightMonetaryTransactions) che consiste nel riacquisto diretto di titoli a breve termine emessi da paesi in difficoltà. Sempre che però ha precisato Draghi ciò non pregiudichi la politica monetaria complessiva.

Sulle banche italiana ha semplicemente invitato ad abbassare i toni.

Così come ha risposto di non avere la palla di cristallo ma di essere fiducioso in vita di un accordo tra Roma e Bruxelles….

Ha anche parlato do di altri strumenti oltre al QE ma senza entrare nei dettagli.

Basterà? E’ presto per dirlo, per ora apprezziamo la risalita dei listini, poi si vedrà.

Approfondimento Germania Kaputt. UE sveglia!

Consigliati per te