Draghi, Dow Jones, UE settimana decisiva

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Draghi, Dow Jones &co , UE settimana decisiva

La settimana trascorsa si è chiusa lasciando un ampio margine di incertezza sul prosieguo dell’andamento delle borse globali: ripresa e rally o almeno mini-rally di fine anno, ovvero tracollo?

Già domani avremo le prime risposte importanti verrà infatti fissata la data di un meeting dei Leader UE che avrà sicuramente nel dibattito l’Italia ma non solo visti i pessimi dati che da settimane ormai riguardano tutta l’area UE e non certo a causa della manovra italiana ancora in transizione.

calendario economico

Lunedì alle 10 le prime conferme ovvero smentite al malessere economico che sta interessando anche la Germania con l’indice IFO che sarà fondamentale non tanto e non solo in se stesso ma in quanto condizionerà l’approccio dei tedeschi al meeting. Un dato negativo li obbligherà ad adottare un metodo più morbido e meno intransigente nella definizione dei parametri UE e le mosse monetarie da “suggerire” alla BCE e a Draghi.

Ci penserà poi Draghi alle 15 ad eventualmente calmierare o gettare altra benzina sul fuoco dei mercati, difficile prevedere ad oggi quali siano le sue reali intenzioni, fermo restando che anche solo poche parole pesate e oggettivamente descrittive potrebbero non piacere affatto agli operatori. La sensazione è che per incidere positivamente sugli umori dei mercati Draghi dovrebbe o dipingere un quadro dell’economia UE non molto positivo quanto poco credibile ovvero annunciare proroghe al QE…difficile ma non impossibile (anche solo come ipotesi) che ciò accada.
Martedì scivolerà via sulle riflessioni di quanto accaduto il giorno prima… i dati macroeconomici di giornata potranno soltanto alzare o abbassare la soglia di umore già delineata.

Mercoledì invece fuochi d’artificio col PIL USA in uscita. Un dato positivo potrebbe essere già scontato , viceversa un numero inferiore alle attese darebbe fuoco alle polveri di una nuova accellerazione ribassista. Oltre che ad eventuali sortite imprevedibili di Trump…

Giovedì toneremo a puntare i riflettori principali sulla Germania che attende con ansia i nuovi dati sulla disoccupazione. E’ un po’ grottesco ma se fossero meno buoni del previsto potrebbe essere un bene per l’UE nella sua interezza visto che riavvicinerebbe le esigenze di Berlino a quelle dei principali partner.

Da non trascurare anche l’esito della nuova asta di BTP Italia dopo la raccolta deludente della settimana scorsa.

Chiuderemo la settimana con un serie di botti da gran finale: un ‘ondata di dati dalla Cina, all’occupazione UE, al PIL italiano più vari dati di PIL di paesi emergenti oltre a fattori minori… merce utile a semmai rinforzare il trend con cui ci si presenterà a fine mese , difficilmente in grado di contrastarlo.

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