Dove si trovano gli alloggi in “coresidenza” e perché vanno a ruba in Italia

navigli

Una guida per capire dove si trovano gli alloggi in “coresidenza” e perché vanno a ruba in Italia

Dai primi esperimenti di “cohousing” o coresidenza, di cui ci stiamo occupando da tempo, visto il suo generale livello di gradimento, ne è passata di acqua sotto ai ponti. Un nuovo modo di abitare che dalla Danimarca degli anni ‘70, grazie al geniale architetto Jan Gødmand Høyer, è arrivato fino alla zona Navigli di Milano. E poi giù, via via, in varie regioni d’Italia perché, inutile dirlo, l’emergenza abitativa  resta sempre in testa alle esigenze degli italiani. Vediamo quindi dove si trovano gli alloggi in “coresidenza” e perché vanno a ruba in Italia.

Il “cohousing” del nord Italia

Lombardia

A pochi passi dal Naviglio Grande, nasce l’ “Urban Village Navigli”, dove sarà possibile conciliare angoli  di città ben abitati e il fascino della vecchia Milano. Ma l’intraprendente realtà lombarda offre anche un’altra interessante opzione, situata di fronte alla famosa abbazia di Chiaravalle. Il lavoro qui  consiste nel recupero di una cascina del ‘600, attorniata da 25.000 mq di verde e oltre 300 mq di spazi comuni coperti. Una location immersa nel verde ma anche a 10 minuti di metropolitana dal centro.

Trentino Alto Adige

Ovviamente tra le realtà di spicco non poteva mancare il Trentino, da sempre all’avanguardia quanto all’edilizia d’avanguardia, ecocompatibile e volta al risparmio energetico. Per maggiori informazioni, di sicuro interesse il sito cohousingtrentino.it, dove si apprende dei progetti in corso d’opera. Occhi puntati dunque su: Trento, Rovereto, Arco e Riva del Garda. Non certo da meno, la realtà di Bolzano.

Piemonte    

Anche il Piemonte sta mostrando sensibilità verso questo nuovo modo di abitare in condominio. Per maggiori informazioni, basta tenersi aggiornati, tramite la lettura delle linee guida per il co-housing sociale sul sito della regione Piemonte.

Emilia Romagna

Pure Ferrara si distingue, quanto a progetti innovativi di cohousing. E’ qui che infatti è stato costruito un nuovo edificio ad hoc, nel rispetto degli ultimi standards di bioedilizia. Lo stesso dicasi per Bologna, dove l’ottica virtuosa dell’amministrazione ha messo a punto un piano di riqualificazione di un’area urbana. A Forlì invece il cohousing ha preso le sembianze di villette bi-familiari o quadrifamiliari.

Il “Cohousing” del centro Italia

E’ invece interamente finanziato dalla regione Toscana il progetto in provincia di Lucca. Qui l’intervento mira alla realizzazione di un complesso abitativo che rilegga, in chiave contemporanea, il concetto di corte di una volta.

Anche l’Umbria è al via con ben tre nuovi progetti dai nomi piuttosto evocativi. Si va da “Le corti perugine” ad “Abitare Gentile” fino ad “Insula Viva”. Resta inteso che questo rapido excursus non ha alcuna pretesa di esaustività, visto che i progetti stanno proliferando in largo e in lungo.

Il “Cohousing” del sud Italia e delle Isole

Da una prima sommaria indagine, sembra che il cohousing del sud Italia spinga più sulla marcia del “sociale”.  Si va quindi da realtà rivolte all’accoglienza di anziani rimasti soli, alle persone più a rischio di deriva sociale e disagio in senso amplio. Si pensi ai casi di Nola, ma anche a quello di Cava in Campania legato al progetto “Dopo di Noi”.

Un ulteriore progetto di cohousing ai blocchi di partenza è quello messo in piedi tra Calabria e Sicilia da un’associazione di respiro internazionale, destinato a fornire accoglienza a ragazze in stato di solitudine e fragili, con pochi mezzi a disposizione.

Dove si trovano gli alloggi in “coresidenza” e perché vanno a ruba in Italia

Una diffusione che sta diventando quindi sempre più capillare in tutta Italia, con variabili che cambiano a seconda del territorio. Ciò che invece non sembra mutare sono le condizioni vantaggiose per chi decide di vivere in cohousing. Ma a condizione che esistano questi due pre-requisiti. Vale a dire: progetti rientranti in piani di edilizia convenzionata e fasce di reddito Isee medio basse. In tali casi, il cohousing può davvero consentire una svolta nella ricerca di casa. Occhio quindi ai prossimi progetti in partenza nelle regioni d’interesse!

Consigliati per te