Era il dicembre 1989 quando la Borsa giapponese segnò il suo massimo storico a conclusione di uno sviluppo strepitoso dell’economica del Paese del Sol Levante. Ora, dopo una lunga rincorsa il Nikkei 225 ritorna sui livelli del 1990, fin dove potrà salire? Riuscirà a segnare, oltre trenta anni dopo, nuovi massimi storici?
Come diciamo da diversi anni su queste pagine il Nikkei 225, seppur nel lungo periodo, era destinato ad aggiornare i suoi massimi storici. Il modo in cui ha reagito alla pandemia il Giappone è stato sicuramente un ottimo propellente per l’indice azionario che, come mostrato nella figura seguente, a partire dal 21 febbraio 2020 ha fatto meglio dei principali indici mondiali.
Il Giappone, infatti, ha affrontato e tenuto a bada la pandemia in un modo che non trova riscontri in qualsiasi altro Paese del Mondo. Nessun lockdown generalizzato, nessuna paralisi dell’economia, semplicemente è stato chiesto di rispettare le norme igienico-sanitarie e i luoghi pubblici a maggior rischio sono stati chiusi con grande anticipo, scuole incluse. Il risultato di questo approccio è stato il maggior rialzo del PIL giapponese degli ultimi 40 anni.
Si comprende, quindi, come il Paese sia pronto al post-pandemia e che parta da una situazione di vantaggio. Non deve, quindi, meravigliare la performance del Nikkei 225.
Dopo una lunga rincorsa il Nikkei 225 ritorna sui livelli del 1990, fin dove potrà salire?
Il Nikkei 225 (clicca qui per le quotazioni in tempi reali) ha chiuso la seduta del 26 novembre a 26.644,71 in rialzo dello 0,4% rispetto alla seduta precedente.
Come si vede dai grafici seguenti (settimanale, mensile, trimestrale) la proiezione in corso è rialzista su tutti i time frame.
Solo nel medio periodo (time frame settimanale) le quotazioni potrebbero soffrire un qualche tipo di ritracciamento a seguito del raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 28.340. Per il resto il rialzo è destinato a continuare.
Visto che stiamo parlando di una lunga rincorsa che dura ormai da decenni, ci concentriamo sul time frame trimestrale. Da questo punto di vista sarà fondamentale la chiusura di dicembre (trimestre in corso). Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni potrebbero chiudere sopra l’importantissima resistenza in area 25.900 (I obiettivo di prezzo). In questo caso si aprirebbero le porte a una continuazione del rialzo che prevede due step. Il primo il raggiungimento dei massimi storici che si trovano in corrispondenza del II obiettivo di prezzo. Il secondo con il raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 45.100 che rappresenterebbero i nuovi massimi storici.
Un brutto segnale si avrebbe nel caso in cui la chiusura di dicembre dovesse essere inferiore a 25.900.
Time frame settimanale
Time frame mensile
Time frame trimestrale