Dopo una frattura ecco come sgonfiare subito il piede

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Dopo la rimozione di un gesso o un tutore agli arti inferiori, la ripresa è sempre difficile e dobbiamo armarci di molta pazienza. Un piede fratturato resta gonfio, debole e dolorante per molti giorni. Il disagio ci impedisce di occuparci serenamente del recupero delle funzionalità del piede. Vediamo oggi come accelerare con gli Esperti di Salute e Benessere di ProiezionidiBorsa.

Tutta la gamba in tilt

In molti ospedali è stata presa una decisione importante: mai più ingessare una caviglia rotta perché è meglio il tutore. Ma anche quando stiamo col piede immobilizzato nello stivaletto di plastica di resina, il nostro sistema linfatico non funziona a dovere. La frattura manda in tilt l’intera gamba e il nostro ritorno venoso subisce vari disordini. Dopo la rimozione del gesso o del tutore, insomma, i malesseri proseguono almeno per una settimana.

Il fisioterapista è d’obbligo

Dopo una frattura ecco come sgonfiare subito il piede: con l’aiuto di un professionista. Anche se costano care, le sedute dal fisioterapista ci aiuteranno moltissimo per recuperare in fretta il tono muscolare del piede. Quasi sempre la mobilità dell’articolazione è persa, quasi non ci ricordiamo più come fare per camminare. Il fisioterapista ci propone di solito degli esercizi, ma sempre in modo soft e con numerose pause per superare i dolori che spesso ci affliggono.

Recuperare la mobilizzazione del piede

I fisioterapisti non sono specializzati solo in massaggi drenanti. Ma anche in creazione di esercizi di mobilizzazione del piede. Che dobbiamo mantenere spesso sollevato, impegnato in movimenti di estensione e flessione. Per recuperare la forza muscolare possono servire alcuni mesi, dunque non scoraggiamoci e non cerchiamo di forzare i movimenti.

Dopo una frattura ecco come sgonfiare subito il piede

Tra gli esercizi di base, ci sono quelli da fare con una mobilizzazione passiva o attiva che prevede flessioni con la punta tesa e in basso. Ma anche lente circonduzioni del piede, come se volessimo tracciare un cerchio. Tra gli esercizi che possiamo anche fare da soli, quello dell’alfabeto.

Diamo i numeri disegnando l’alfabeto

Stando seduti, disegniamo a terra col piede nudo. Tracciamo una alla volta tutte le lettere dell’alfabeto, oppure puntiamo l’alluce a terra per disegnare i numeri da 1 a 20. Questo esercizio sembra piuttosto facile a dirsi, ma non lo è per chi ha subito una frattura. I dolori non mancano. Però bisogna insistere: questo movimento aiuta molto per riprendere la mobilizzazione dell’articolazione.

Ritroviamo equilibrio e stabilità dopo la frattura al piede

Per migliorare l’equilibrio e la stabilità del piede, serve un monopattino o uno skateboard. Stando seduti, mettiamo il piede sulla zona di appoggio e pieghiamo il ginocchio, eseguiamo un movimento. Appena si può, ripetiamo questo esercizio stando in piedi e appoggiati a una ringhiera, sia in casa che in giardino. Quando la forza muscolare sarà migliorata, potremo tentare di effettuare qualche passo.

Doniamo un sorriso

Se abbiamo una amica in convalescenza, doniamole una confezione di sale rosa tutta infiocchettata, per strapparle un sorriso. Servirà per fare un bel massaggio, spieghiamo. Ma non al piede in convalescenza: ai glutei da rassodare, per sfoggiarli alla prima passeggiata possibile.

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