Dopo un ribasso come non se ne vedevano da 3 anni le azioni Prima Industrie potrebbero essere sul punto di ripartire al rialzo

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Storicamente area 10,8 euro ha sempre rappresentato un ottimo punto di ripartenza del titolo Prima Industrie. Sarà stata, quindi, la vicinanza di questo livello, sarà stata l’eccezionalità del ribasso visto negli ultimi due mesi, ma sembrerebbe che il titolo sia pronto per la ripartenza.

Infatti, dopo un ribasso come non se ne vedevano da 3 anni le azioni Prima Industrie potrebbero essere sul punto di ripartire al rialzo. Era dal 2019, infatti, che sul titolo non si vedevano 6 settimane consecutive al ribasso.

Cerchiamo, quindi, di capire quale possa essere lo scenario più probabile per i prossimi mesi. Prima, però, diamo un’occhiata alla valutazione del titolo Prima Industrie.

Al momento il punto forte del titolo è legato alle sue prospettive di crescita. Infatti, le previsioni degli analisti sullo sviluppo dell’attività del gruppo sono molto positive. Si prevede una forte crescita del fatturato nei prossimi esercizi che dovrebbe aggirarsi intorno a una media del circa 60% all’anno per i prossimi tre anni.

La valutazione basata sui multipli di mercato non è chiara. Se da un lato, infatti, il rapporto prezzo/utili indica una notevole sopravvalutazione de titolo, dall’altro il Price to Book ratio esprime una sottovalutazione del 30% circa.

Secondo il fair value (calcolato con il metodo del discounted cash flow), invece, la sottovalutazione di Prima Industrie è di oltre il 50%.

Per gli analisti che coprono il titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo che esprime una sottovalutazione di oltre il 60%.

Dopo un ribasso come non se ne vedevano da 3 anni le azioni Prima Industrie potrebbero essere sul punto di ripartire al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Prima Industrie (MIL:PRI) ha chiuso la seduta del 17 marzo a quota 15,86 euro in rialzo dell’1,15% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

Qualora la chiusura settimanale dovesse confermare la rottura di area 14,82 euro, allora il titolo potrebbe dirigersi verso il successivo obiettivo più probabile in area 18,14 euro. La massima estensione del rialzo, invece, potrebbe collocarsi in area 21,5 euro.

Lo scenario rialzista potrebbe essere negato da una chiusura settimanale inferiore a 14,82 euro. In questo le quotazioni potrebbero dirigersi verso la massima estensione del ribasso in area 10,08 euro.

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