Dopo Quota 100 per andare in pensione serviranno più anni di contributi?

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Nelle ultime ore è stato definito il Documento Programmatico di Bilancio per il 2022, più o meno lo scheletro della prossima Legge di Bilancio. In questo testo si parla in particolare di tasse e spesa sociale, come reddito di cittadinanza (RdC) e pensioni.

Sull’RdC abbiamo visto che la ricarica futura potrebbe essere più leggera. Forse sarà introdotto un meccanismo di riduzione dell’importo secondo alcuni criteri in fase di definizione. Questo, in teoria, dovrebbe spingere i beneficiari a cercare lavoro.

Sul fronte pensionistico, invece, ci si chiede: dopo Quota 100 per andare in pensione serviranno più anni di contributi? Non proprio una bella notizia, specie per i lavoratori prossimi all’uscita dal mondo del lavoro.

La fine di Quota 100 e il dilemma delle pensioni anticipate nel 2022

Tra poco più di 2 mesi finirà l’esperienza di Quota 100 iniziata nel 2018. Da gennaio non si potrà andare in pensione con 62 anni e un’anzianità contributiva di almeno 38 anni.

Il timore per i lavoratori è un ritorno integrale alla Legge Fornero, ossia ai 67 anni di età per il pensionamento. Ecco perché si parla di scalone di 5 anni, per intendere il divario di anni chiesti per andare in pensione il 31 dicembre 2021 e il 1° gennaio 2022.

Nei giorni scorsi si è avanzata l’idea di Quota 97, secondo questo schema, ma costerebbe troppo alle casse dello Stato. Allora le ultimissime indiscrezioni parlano  di Quota 102 nel 2022 e di Quota 104 nel 2023.

Quota 102 per le pensioni nel 2022

Sembra che il Governo voglia ricorrere a una fase transitoria di 2 anni per gestire il superamento di Quota 100. Il meccanismo di Quota 102 (nel 2022) dovrebbe prevedere 64 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi. Secondo prime stime, con questo regime pensionistico andrebbero in pensione circa 50mila lavoratori in due anni.

Infine, nel 2023 la riforma dovrebbe completarsi e introdurre Quota 104, dove l’asticella dei requisiti salirebbe di altri 2 anni. Cioè servirebbero almeno gli stessi contributi di Quota 102, ma con 66 anni di età anagrafica.

In quest’ultimo caso si avrebbe una finestra di uscita dal mondo del lavoro a 1 solo anno dai requisiti chiesti dalla Riforma Fornero (i famosi 67 anni di età).

Dopo Quota 100 per andare in pensione serviranno più anni di contributi?

Diciamo subito che alcune forze politiche stanno alzando le barricate, nel senso che non sono favorevoli a simili soluzioni.

Pertanto si sta ragionando anche sull’ipotesi di limitare la futura modalità di pensionamento ai lavoratori che andranno in pensione con il sistema misto. Infine c’è chi ha avanzato l’idea di limitare tale possibilità di pensionamento agli statali oppure ai precoci.

Al netto dei numeri e delle fasce dei lavoratori coinvolti, una cosa sembra chiara. Dal 2022 serviranno più anni di età e/o contributi per accedere a qualche forma di pensione anticipata.

Le risorse non sono infinite, e se si spende su un fronte (tipo RdC) non si può spendere su un altro, come le pensioni o l’eterna promessa del taglio delle tasse. Per ora nulla è stato definito e quindi non c’è niente di ufficiale. Seguiremo con attenzione lo sviluppo dei lavori parlamentari e ne daremo pronta notizia ai nostri Lettori.

Approfondimento

La riforma delle pensioni potrebbe portare 2 bellissime novità per queste categorie di lavoratori.

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