Dopo il latte ecco i cibi più adatti per i teneri gattini fino ai 7 mesi

cibo per gatti

Adottare un animaletto, specialmente da canili o rifugi per i gatti, è un atto meritorio. A volte può anche capitare di raccogliere un gattino per strada. Se non abbiamo già avuto esperienze con animali in casa, è bene chiedere consiglio al veterinario, che farà la prima visita e consiglierà anche le cure più opportune, le vaccinazioni, e così via. A casa, adagiarlo in un posto caldo, una scatola con una copertina o una cesta andranno bene.

In linea generale, se il micetto ha meno di un mese, dovrà assumere del latte. Quello adatto è artificiale, il latte vaccino potrebbe farlo vomitare e procurargli diarrea. Per dare da bere il latte al gattino, posizionarlo a pancia in giù, allargare un po’ la bocca e inserire il biberon oppure una siringa senza ago. L’operazione è da ripetere ogni quattro ore. Dopo il compimento di un mese, cominciare lo svezzamento mescolando un po’ di cibo umido al latte. Ogni giorno aumentare la quantità di umido e diminuire quella del latte artificiale.

Dopo il latte ecco i cibi più adatti per i teneri gattini fino ai 7 mesi

  • Nel 2° mese si possono introdurre i croccantini, magari prima bagnati con acqua. Ancor più in questo periodo, non far mancare una ciotola d’acqua pulita. Meglio ancora, mettere a disposizione una fontanella per gatti con un filtro. Ciotola del cibo e fontanella d’acqua saranno posizionate lontano dalla lettiera;
  • dal 2° al 4° mese si può alternare cibo umido e secco. Ogni tanto si può far loro assaggiare qualcosa preparato in casa. Da preferire pollo e carota lessi, senza alcuna aggiunta di condimento, e frullati. Pian piano si possono provare anche omogeneizzati di carne o pesce per bambini;
  • è importante, però, saper scegliere i prodotti per loro. Nei negozi specializzati, fisici oppure online, ci sono bustine o crocchette per gatti a seconda delle varie fasi di crescita. Questa differenziazione è dovuta al diverso apporto di vitamine e proteine di cui un gatto necessita nel tempo. Inoltre, i pasti devono essere piccoli e frequenti durante l’arco della giornata, poiché il loro apparato digerente è ancora in formazione e poco capiente;
  • dal 4° al 6° mese i pasti principali più consistenti dovrebbero essere tre, ma negli intervalli vanno bene le crocchette. Queste dovrebbero essere a loro disposizione specialmente di notte, in modo tale che si abituino ad essere più indipendenti e a non svegliarci.

L’età adulta

  • Dopo il 7° mese le quantità aumentano. Si continua ad alternare umido e secco, preferibilmente questo solo la sera o come piccolo spuntino;
  • dopo un anno possono passare a un’alimentazione per gatti adulti. Da ricordare che se non si intende far accoppiare il proprio gatto, o gatta, è bene, sempre sotto consiglio del veterinario, farlo sterilizzare. Questo evita l’insorgere di eventuali malattie e stress inutile per loro e per gli umani che li hanno accolti. I gatti sterilizzati tendono a ingrassare di più e ad avere problemi alle vie urinarie, quindi bisogna aver cura della loro alimentazione. Anche in questo caso, il veterinario può dare delle dritte. In commercio, comunque, esistono anche in questo caso cibo umido e secco per gatti sterilizzati.

Dopo il latte ecco i cibi più adatti per i teneri gattini fino ai 7 mesi.

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