Dopo anni di dominio il DAX Index potrebbe non essere l’investimento giusto per i prossimi anni?

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Dopo anni di dominio il DAX Index potrebbe non essere l’investimento giusto per i prossimi anni? Nell’era pre pandemica eravamo abituati a pensare all’indice tedesco come il migliore in termini di rendimento e di probabilità di avere un ritorno positivo (a questo proposito si legga l’analisi statistica riportata qui di seguito).

Questo pensiero era supportato dal fatto che l’economia tedesca funzionava da locomotiva dell’Europa e stabilmente, ogni anno, batteva il resto dei Paesi della Comunità Europea in termini di PIL.

La pandemia, però, potrebbe avere cambiato le carte in tavola. È di qualche settimana fa la notizia secondo la quale la crescita per il 2021 della Germania scende dal 3,7% dell’ultima previsione (di un mese fa) al 2,5%, quella per il 2022 dal 5,2% al 4,2%. Anche il ministero dell’Economia tedesco a ottobre aveva ridotto le sue stime sul 2022, tagliandole al 4,1%. Sono comunque tutte previsioni migliori di quelle dell’Ifo, il principale istituto economico della Germania, che per l’anno prossimo prevede una crescita del 3,7%.

Le cose, invece, vanno meglio per l’Italia per la quale le stime sul 2021 vanno dal +5,1% delle previsioni della Commissione europea al +6,3% dell’Ocse mentre per il 2022 le attese sono per una crescita tra il +4,2% e il 4,6%.

Questi dati ovviamente non potevano non avere un impatto sull’andamento dell’indice che, per la prima volta negli ultimi 20 anni, dopo l’inizio della pandemia non sta battendo l’indice italiano.

Analisi statistica sul rendimento pluriennale del DAX Index

Prima di procedere ricordiamo alcune statistiche elaborate dai nostri Analisti che possono essere molto utili per programmare investimenti di lungo periodo.
Dopo 10 anni la probabilità che il rendimento sia positivo è del 92% circa, mentre il rendimento medio è del 124%. A 20 anni, invece, la probabilità che il rendimento sia positivo è del 100%, mentre il rendimento medio è del 409%. Se, invece, si considera un orizzonte temporale di 5 anni la probabilità che il rendimento sia positivo scende all’81% con un rendimento medio del 53,2%.

Dopo anni di dominio il DAX Index potrebbe non essere l’investimento giusto per i prossimi anni? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il DAX Index (quotazioni) ha chiuso la seduta del 23 dicembre a quota 15.756,31 in rialzo dell’1,31% rispetto alla seduta precedente.

Time frame giornaliero

La tendenza in corso è rialzista, ma sta trovando forti difficoltà nel superare area 15.878,7 che già in passato ha frenato l’ascesa delle quotazioni. Nelle prossime sedute, quindi, sarà cruciale capire cosa succederà in prossimità di questo livello. La sua rottura aprirebbe le porte al raggiungimento degli obiettivi indicati in figura. In caso contrario si potrebbe tornare in area 15.000.

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Time frame settimanale

Ormai da inizio anno le quotazioni si stanno muovendo all’interno di un ampio range individuato dai livelli 14.680 e 16.640. Solo la rottura di uno di questi due livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura. Al ribasso, invece, diventerebbe molto probabile un ritorno in area 13.000.

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