Donare sangue fa bene anche al donatore

Donare sangue fa bene anche alla salute del donatore

Donare sangue fa bene anche al donatore, che può usufruire di controlli e test gratuiti. Prima di arrivare al paziente, il sangue raccolto è sottoposto ad un accurato controllo per capire se il donatore sia portatore di malattie infettive quali AIDS ed epatiti.

È possibile donare nonostante il COVID-19, come sostengono sia l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) che l’AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue), dal momento in cui ”non esistono evidenze scientifiche che dimostrino la trasmissione del coronavirus attraverso le trasfusioni di sangue ed emocomponenti”.

Il coinvolgimento del donatore

I controlli, tuttavia, non vengono effettuati solo sul sangue donato. Ma anche sul donatore stesso, dal momento in cui egli è parte di un’organizzazione che si occupa di seguirlo. Certamente, avrà sempre la consapevolezza di essere sano, requisito essenziale per potere continuare a donare il sangue. Non si comincia a donare, inoltre, senza avere affrontato una visita medica preventiva. Nel corso di quest’ultima, il personale dell’associazione cui ci si è rivolti si occuperà di raccogliere dati sullo stile di vita del donatore, che dovrà sottoporsi ad un controllo ogni volta che decide di donare. Farlo regolarmente permette di accedere a test di controllo del sistema renale, epatico e metabolico e quindi anche a quello di glicemia, colesterolo e trigliceridi.

Il donatore di sangue è la tipologia di cittadino sottoposta a maggiori controlli periodici, per giunta gratuitamente. Come abbiamo visto, quindi, il tutto si risolve in un vantaggio sia per chi dona il sangue che per chi lo riceve.

Quante volte si può donare all’anno?

Come riportato sul sito stesso dell’AVIS, è possibile donare il sangue non più di 4 volte all’anno per l’uomo e la donna in età non fertile, 2 per la donna in età fertile.

Per approfondire Donare sangue fa bene anche al donatore

Permessi retribuiti per chi dona il sangue

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