Domanda di disoccupazione NASPI e i documenti da presentare per non perdere il beneficio

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Se si perde involontariamente il lavoro è possibile presentare domanda di disoccupazione NASPI e ottenere un sussidio per circa due anni. Il sussidio è proporzionato alle retribuzioni percepite. Ecco una mini-guida sulla domanda di disoccupazione NASPI e i documenti da presentare per non perdere il beneficio.

Come presentare domanda di disoccupazione NASPI

Tramite il sito dell’INPS è possibile inviare domanda di disoccupazione NASPI e i documenti da presentare per non perdere il beneficio. Il modulo di domanda compilato in ogni sua parte può essere inoltrato gratuitamente tramite il patronato. Oppure tramite il contact center INPS al n. 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da rete mobile (a tariffazione stabilita dal proprio gestore).

I requisiti necessari per accedere alla disoccupazione indennizzata sono:

a) possesso dello “stato di disoccupazione”;

b) possesso di almeno 30 giornate effettive di lavoro nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione;

c) accredito di almeno tredici settimane di contributi negli ultimi quattro anni precedenti l’inizio del periodo di NASPI.

La NASPI non è automatica e bisogna presentare domanda per ottenere il sussidio, tramite le modalità sopra indicate. Inoltre, bisogna presentare la ricevuta firmata del patto di servizio tramite i centri per l’impiego.

La domanda della disoccupazione NASPI ha fattore temporale da rispettare. Infatti, deve essere presentata entro 68 giorni dalla data di cessazione dell’ultimo rapporto di lavoro.

Documenti da presentare tramite il patronato

Se si presenta la domanda NASPI tramite patronato, bisogna presentare i seguenti documenti necessari:

a) documento di identità in corso di validità, accompagnato da tessera sanitaria;

b) autocertificazione della propria residenza;

c) modulo SR163 compilato e firmato dalla banca o Poste italiane, con tutte le indicazioni che permette all’ente di effettuare l’accredito ogni mese;

d) l’IBAN;

e) copia dell’ultimo cedolino paga;

f) i dati dell’ultimo datore di lavoro;

g) dati del contratto di assunzione: tipologia, inizio e fine (normalmente questi dati sono riportati anche nell’ultimo cedolino paga).

Bisogna, inoltre compilare il modello SR05, scaricando dal sito INPS. Bisogna precisare che se il richiedente si avvale dell’assistenza del patronato, bisogna compilare anche il mandato che autorizza la trattenuta delle quote sindacali. Per maggiori informazioni sulla quota sindacale e la possibilità di revoca, abbiamo trattato qui l’argomento.

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