Dolori diffusi ai muscoli e alle ossa, insonnia e problemi di memoria potrebbero essere sintomi associati a questo disturbo

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Con la primavera finalmente potremo vivere un po’ di più all’aria aperta, le temperature saranno gradevoli e le occasioni per stare al sole non mancheranno. Ma il cambio stagione potrebbe anche presagire l’arrivo di alcuni classici fastidi, come le allergie dovute al polline.

Potrebbe sopraggiungere il raffreddore, ma anche i cambi d’umore, la stanchezza, difficoltà a trovare la giusta concentrazione e l’irritabilità.

Per trovare la giusta energia ed evitare queste conseguenze, che spesso sfociano in dolori e malesseri generali, dovremmo cercare di eliminare le cattive abitudini. Quindi, sarebbe opportuno mangiare alimenti sani, e ricchi di vitamine, e cercare di fare attività rilassanti senza sforzarci.

Dolori diffusi ai muscoli e alle ossa, insonnia e problemi di memoria potrebbero essere sintomi associati a questo disturbo

In alcuni casi, la stagione primaverile potrebbe peggiorare dolori muscolari e articolari, infatti chi già soffre di patologie come reumatismi o artrite, potrebbe notare la differenza. Questi tipi di fastidi, che siano localizzati in un particolare punto o diffusi, sarebbero anche causa di eccessivi sforzi, di periodi di stress o posizioni sbagliate che assumiamo.

In realtà, però, se non dipende da fattori immediatamente riconoscibile, come traumi o lesioni, non è proprio del tutto semplice capire quale sia la causa scatenante.

Potremmo associare a queste spie diverse patologie, che non riguardano i tradizionali malanni di stagione, soprattutto se siamo in presenza di altri segnali importanti.

Quando lamentiamo dolori diffusi ai muscoli e alle ossa, insonnia, rigidità muscolare, difficoltà legate alla memoria, sbalzi d’umore e affaticamento, potremmo essere affetti da fibromialgia.

Chiamata anche sindrome fibromialgica, è una malattia cronica che colpirebbe in età adulta, soprattutto le donne. Fu individuata solo a fine del 1900 e i sintomi più eclatanti descritti, furono appunto dei dolori diffusi, anche a livello muscolare.

Solo intorno al 1992 l’OMS ha riconosciuto questa patologia come malattia reumatica extra articolare, caratterizzata da diversi sintomi.

Come riconoscere e trattare la fibromialgia

Purtroppo, ad oggi non sarebbero ben chiare le vere ragioni dell’insorgere di questa malattia, gli studiosi parlano di più possibili fattori e di una particolarità sensibilità cerebrale.

Anche per quanto riguarda i metodi di prevenzione, non esisterebbero delle misure particolari, ma è possibile individuarla e affrontarla con specifici trattamenti. Per arrivare alla diagnosi finale di fibromialgia bisognerebbe fare degli esami e test, per escludere altre patologie autoimmuni.

Bisognerà quindi rivolgersi al proprio medico per affrontare tutto l’iter ed eventualmente individuare il trattamento più adatto alle nostre esigenze.

Gli approcci potrebbero essere di varia natura, quindi farmacologici, riabilitativi, psicologici, fino anche a tecniche di rilassamento, per diminuire la percezione del dolore e potenziare la muscolatura.

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