Dobbiamo assolutamente leggere le etichette per riconoscere i dolcificanti pericolosi per la salute

dolcificante

Numerosi cibi e bevande in vendita nei supermercati utilizzano dolcificanti artificiali (NAS). Questi sono prodotti di laboratorio e hanno un potere dolcificante superiore a quello dello zucchero. Grazie al basso numero di calorie rispetto al saccarosio (lo zucchero bianco), molti preferiscono inserire i NAS nelle diete o per i soggetti con diabete di tipo 2. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha approvato il loro utilizzo e anche la FDA americana, sebbene con alcune differenze rispetto ai singoli dolcificanti.

In più occasioni, infatti, studi scientifici hanno messo in dubbio l’efficacia di questi dolcificanti artificiali sottolineandone gli effetti collaterali. Per questa ragione, è molto importante identificarli all’interno dei cibi e delle bevande che acquistiamo facendo la spesa. Dobbiamo assolutamente leggere le etichette per riconoscere i dolcificanti artificiali pericolosi per la salute.

Effetti collaterali e problemi per la salute

Come dicevamo, numerosi studi hanno sottolineato la pericolosità nell’assunzione dei dolcificanti artificiali. Nonostante questo, gli enti preposti alla sicurezza del cibo e delle bevande non hanno ritenuto sufficienti le prove scientifiche contro i dolcificanti artificiali. Nel peggiore dei casi, si riporta sull’etichetta una frase generica di pericolosità, lasciando al consumatore l’onere della scelta.

Eppure alcuni studi hanno sottolineato che potrebbe ravvisarsi (ma non è stata dimostrata la diretta correlazione) una certa correlazione tra tumore alla vescica e saccarina, un dolcificante artificiale. L’aspartame (esempio nel chewing gum), invece, può rilasciare fenilalanina e metanolo (sostanza neurotossica). L’acesulfame k può causare insulino-resistenza. Inoltre, come visto in precedenza, i dolcificanti artificiali, agendo a livello del microbioma dell’intestino, potrebbero causare intolleranza al glucosio, sepsi, insufficienza multiorgano e infezioni.

Nel prossimo paragrafo riporteremo i codici che identificano le varie sostanze sulle etichette.

Dobbiamo assolutamente leggere le etichette per riconoscere i dolcificanti artificiali pericolosi per la salute

I dolcificanti artificiali sono soggetti a regolamentazione. La loro sicurezza, quindi, deve essere valutata prima dell’immissione in commercio. Le etichette dei prodotti che acquistiamo devono riportare la funzione dell’additivo alimentare (per esempio dolcificante), la sostanza specifica e un codice di riferimento.

a) Acelsulfame K (E950): usato soprattutto in marmellate e conserve per la sua resistenza alle alte temperature. Non risulta cancerogeno.

b) Aspartame (E951): presente in numerosissimi prodotti. È ritenuto sicuro dagli esperti delle agenzie per il rischio alimentare, alla concentrazione raccomandata di 40 mg/kg peso corporeo. In diversi studi è stato associato a numerose malattie (tra cui linfomi e tumori cerebrali in topi). Sconsigliato in donne in gravidanza e nei bambini.

c) Ciclammato (E952). Nelle bevande analcoliche o nei chewing gum. Dal 1969 è vietato negli Stati Uniti e la FDA non ha escluso l’ipotesi si tratti di un composto cancerogeno. In Europa non ci sono limitazioni nel suo utilizzo.

d) Saccarina (E954): è vietata dall’OMS in donne in gravidanza e nei bambini. Alcuni studi hanno evidenziato dei legami con il tumore alla vescica. 5mg per kg di peso corporeo la dose giornaliera massima suggerita.

e) Sucralosio (E955): usato nei dolci da forno e a lunga conservazione. In un articolo del 2016 dell’istituto Ramazzini di Bologna, si evidenzia come il sucralosio non sembri essere una sostanza inerte. Potrebbe addirittura avere effetti cancerogeni.

L’industria alimentare coinvolge la nostra vita a ogni livello. Informarsi e decidere sono le uniche armi che abbiamo per prendere decisioni consapevoli.

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