Divieto di pagamento in contanti oltre 1999 euro da luglio, la norma potrebbe saltare. Ecco perché

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Divieto di pagamento in contanti oltre 1999 euro da luglio, la norma potrebbe saltare. Ecco perché

Ormai lo sanno tutti. Dal 1° luglio scatteranno divieti per transazioni in contanti oltre 1999 euro. Tra poco più di 20 giorni effettuare pagamenti da 2mila euro in su, metterà chi riceve e chi paga a rischio di multe salatissime. Fino al 30 giugno i contanti si potranno usare fino a 2.999 euro, da luglio la soglia scenderà di 1000 euro. E dal 1° gennaio prossimo calerà ancora di 1000 euro. Se nel frattempo non ci saranno novità normative.

Ma per il divieto di pagamento in contanti oltre 1999 euro da luglio, la norma potrebbe saltare. Ecco perché

Il limite ai contanti potrebbe creare ulteriore danno per una economia in recessione

È utile ricordare che da ottobre vige la riduzione della soglia dell’utilizzo del contante per i pagamenti. Questa poi è stata formalizzata nella legge finanziaria approvata a dicembre del 2019. L’obiettivo del divieto è quello di contrastare l’evasione fiscale.

Va da sé che questo limite ai contanti è stato introdotto prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus e che l’economia italiana entrasse in recessione. Adesso il timore è che l’introduzione della norma in una situazione economica già molto complicata e profondamente debole, possa frenare ulteriormente la crescita. L’ipotesi è reale: l’introduzione della norma può costituire un freno alle vendite.

Divieto di pagamento in contanti oltre 1999 euro da luglio, la norma potrebbe saltare. Ecco perché

A credere che l’introduzione del limite al pagamento in contanti a 1999 euro possa essere una zavorra per l’economia sono due deputate. Mariastella Gelmini e Stefania Prestigiacomo di Forza Italia. Le due deputate Azzurre hanno presentato un emendamento al Decreto Rilancio in discussione alla Camera. L’emendamento prevede l’abrogazione del tetto di 1999 per l’utilizzo del contante. Limite che, nella intenzione dell’emendamento, se entrasse in vigore frenerebbe i consumi e ridurrebbe sensibilmente gli acquisti di beni e servizi.

Se l’emendamento passasse, il limite all’utilizzo del contante rimarrebbe quello attualmente in vigore. Ovvero obbligo di utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili per transazioni solo da 3mila euro.

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