Dividendi da record a Piazza Affari. Grazie al coronavirus affari interessanti

Piazza Affari

Dividendi da record a Piazza Affari  quest’anno, grazie alla crisi del coronavirus. La violenza delle discesa delle quotazioni ha da una parte massacrato i titoli, ma ha fatto salire lo yield, ovvero il rapporto dividendo prezzo. Infatti nella valutazione di un dividendo non è tanto importante il valore delle cedola ma il rapporto di questa col prezzo. Una cedola di 1 euro ad azione ha un significato su un titolo che vale 10 euro, ma vale 10 volte meno se il titolo quota a 100 euro. Nel primo caso lo yield è il 10% del valore del titolo, nel secondo caso dell’1%

Dividendi da record a Piazza Affari. I titoli più interessanti

Prima che il cigno nero atterrasse a Piazza Affari, in media i dividendi si aggiravano attorno al 5%. Oggi questo valore è salito di un paio di punti percentuali, specialmente per i maggiori titoli italiani. La parte del leone nella distribuzione dei dividendi più ricchi, che inizierà a primavera, la fanno i bancari. Molti dei titoli degli istituti finanziari sono stati massacrati e le quotazioni sono scese pesantemente. E le azioni a prezzi molto convenienti portano anche rendimenti da dividendo molto appetitosi. Vediamo gli esempi più interessanti.

Dividend yield fino al 9%

Piazza Affari da record per i dividendi e tra questi c’è Banco Bpm.  L’istituto distribuirà il dividendo per la prima volta da quando è nato dall’aggregazione tra Banca Popolare di Milano e Banco Popolare. Al valore di 1,5 euro, lo yield è di oltre il 5%. Unicredit ha battuto tutte le aspettative annunciando una cedola quasi tripla rispetto all’anno precedente. Al valore di 9,9 euro, il dividendo è di oltre il 6%. Intesa Sanpaolo (MIL:ISP) ha sostanzialmente confermato la cedola record dell’anno precedente. Al valore di 1,9 euro, il dividendo è di oltre il 9%. Infine Mediolanum, che tornerà nel gruppo dei maggiori 40 titoli per capitalizzazione di Piazza Affari, al posto della Juventus. Al valore di 6,6 euro, chiusura di venerdì 6 marzo, lo yield è di oltre l’8%

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