Dividendi che potrebbero raddoppiare

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Come spesso detto, il dividendo è sempre un’ottima strategia di investimento. Ma esistono dividendi che nei passati 5 anni hanno raddoppiato la loro rendita. E che potrebbero anche continuare a farlo. Ecco i dividendi che potrebbero raddoppiare.

Quali dividendi potrebbero raddoppiare?

Ovviamente la prima risposta è quella di cercare aziende sane, solide e con comprovate strategie di rendita che hanno tenuto negli anni. Inutile dire di non guardare alla portata della cedola: un dividendo alto potrebbe facilmente essere uno specchietto per le allodole. Oppure una spia di insostenibilità futura. Così come anche di difficoltà dell’azienda stessa, in cerca di capitali. Meglio, perciò, adottare una strategia mirata: meglio poco e con costante sicurezza che troppo, una volta e forse mai più. Un altro suggerimento potrebbe essere quello di individuare i settori che nel futuro potrebbero registrare un vero e proprio boom.

Un esempio? Il settore sanitario: calo ed invecchiamento della popolazione saranno le leve principali. Per questo sarebbe utile puntare ad un titolo come UnitedHealth Group. Il motivo? Oltre i megatrend già citati, anche un aumento del dividendo del 188% negli ultimi cinque anni ed azioni il cui valore è triplicato nello stesso arco di tempo. Il dividend yield dell’1,7% può contare su un payout basso (28,4%) e previsioni di guadagni a +14% per i prossimi 5 anni.

I titoli da guardare

Detto questo, esistono altri dividendi in settori differenti, che negli ultimi 5 anni sono addirittura raddoppiati. E nei prossimi 5 potrebbero fare altrettanto. Un esempio è Bank of America. Con uno stacco di cedola di poco superiore al 2%, il suo dividendo dal 2014 ad oggi è triplicato, parallelamente ad un raddoppio delle quotazioni azionarie. A dare una mano alla sostenibilità del dividendi, un payout basso, che non va oltre il 21,35%. Inoltre ci potrebbe essere facilmente una nuova operazione di buyback (si parla di qualcosa come $ 30,9 miliardi nei prossimi 12 mesi) a tutto beneficio degli azionisti di Bank of America.

Spostandosi verso un altro settore, un nome interessante potrebbe essere Oracle che con il suo dividendo dell’1,7% rappresenta anche in questo caso una lodevole eccezione. Prima di tutto perché nel settore hitech i dividendi non sono un must. Un discorso che non vale per Oracle che negli ultimi cinque anni ha raddoppiato la cedola mentre il prezzo delle azioni è aumentato di oltre il 40%. Anche in questo caso un basso payout (27,3%) e buone prospettive da parte della comunità degli analisti.

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