Diventare azionista della propria azienda. E’ successo a EssilorLuxottica (MIL:EL) dove il 67% dei propri dipendenti corrispondente a 56mila dipendenti ha aderito al piano di azionariato internazionale .
Il lancio
Il piano è stato lanciato un mese fa su 73 paesi. In Italia è la prima volta: i dipendenti Luxottica hanno fatto lo stesso investimento dei colleghi delle altre nazioni che si erano già contraddistinti in passato a puntare sulla loro stessa azienda per fare investimenti a condizioni vantaggiose.
Italiani popolo di curiosi
In questa occasione, l’interesse ha suscitato nei dipendenti italiani tanta voglia di investire i propri risparmi acquistando le azioni in numero maggiore rispetto agli altri colleghi, facendo registrare un tasso superiore alla media del Gruppo.
Comunità globale di dipendenti-azionisti
Questo legame azienda-dipendenti fa bene al lavoro di tutti. Allineare gli interessi dei dipendenti alla stessa azienda diventa produttivo. A lungo termine i risultati daranno i propri frutti: l’azienda di crescere economicamente, mentre i dipendenti lavoreranno di più e con maggiore passione perché il ritorno economico non è solo legato allo stipendio ma anche all’andamento sul mercato azionario del titolo in Borsa.
Molte aziende si stanno avvicinando a questo nuovo business: comunità globale di dipendenti-azionisti.
Diventare azionista della propria azienda: cosa hanno acquistato
Il 90% dei dipendenti Luxottica ha acquistato 4 azioni oltre le 4 regalate dalla stessa azienda. A fare la parte del leone, il gruppo dipendente della sede direzionale di Milano, gli operai delle fabbriche, i venditori su tutto il territorio legati anche al marchio Salmoiraghi&Viganò.
Il futuro
Gongola il presidente del Gruppo EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio. Questa iniezione di fiducia da parte dei propri dipendenti è un attestato che va oltre le più rosee aspettative.
EssilorLuxottica è in una fase di ulteriore espansione, gli obiettivi annuali sono stati già centrati con un incremento del fatturato compreso tra il 3,5% e il 5%.
Approfondimento
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