Distinguere i disturbi delle allergie di primavera dal coronavirus è semplice seguendo questi consigli degli esperti

starnuti

La primavera è oramai arrivata. Con essa anche le giornate più lunghe, il sole e la voglia di stare più tempo fuori. Però non ci sono purtroppo solo i lati positivi. Infatti, molti sono terrorizzati da questa stagione proprio a causa delle allergie e della stanchezza che si verifica, che molti chiamano appunto mal di primavera. Abbiamo già dato dei consigli su quali sono le migliori precauzioni per evitare questo tipo di malessere dentro e fuori casa. Oggi invece spieghiamo come distinguere i disturbi delle allergie di primavera dal coronavirus con queste direttive consigliate dai medici. Scopriamo insieme quali sono.

Un pericolo sempre dietro all’angolo

Alla fine di marzo è fissata la tanto agognata fine dello stato di emergenza. Però il virus non è una legge e non si limiterà con la fine delle restrizioni. Per cui è necessario continuare ad utilizzare il buon senso che si è impiegato negli ultimi due anni. Quindi è necessario sempre evitare il contatto fra le mani e le mucose e mantenere una adeguata igienizzazione dei propri spazi personali e del proprio corpo.

Per quanto riguarda invece la mascherina, è meglio sempre portarsene dietro una di riserva e utilizzarla nel momento in cui ci sono troppi affollamenti. Questa, oltre a schermare le particelle potenzialmente infettanti, infatti, risulta anche utile nel caso di allergia perché aiuta a schermare le vie respiratorie dalle spore presenti nell’aria. Però bisogna fare attenzione a lavarle bene. Se no, in caso si trattasse di dispositivi usa e getta, è necessario effettuare un corretto ricambio e poi buttarli via nella maniera corretta per non inquinare.

Distinguere i disturbi delle allergie di primavera dal coronavirus è semplice seguendo questi consigli degli esperti

Veniamo dunque alla distinzione fra allergia e Covid. Certi sintomi della prima possono infatti provocare ansia e far pensare di essere positivi. Infatti, l’arrossamento agli occhi, la congiuntivite, la congestione nasale, gli starnuti e la tosse possono essere facilmente scambiati per altro. Humanitas però spiega che uno dei sintomi cardine del SARS-CoV-2 è la febbre e che gli starnuti di origine virale sono molto diversi da quelli che vengono dalle allergie.

Infatti, questi ultimi hanno la particolarità di essere ripetuti e violenti in piccoli lassi di tempo. Inoltre, in questo caso il naso cola molto di più rispetto a quanto farebbe se fosse in corso una patologia di tipo influenzale. Il suggerimento degli esperti, per i soggetti allergici,  è quello di seguire le terapie prescritte dagli specialisti per vedere se la sintomatologia si riduce. Nel caso invece non si rientrasse in questa categoria è meglio effettuare un tampone.

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