Disoccupazione USA di nuovo ai minimi

Disoccupazione USA, lavoratori

Non appena qualche dato macroeconomico americano “scantina” nel solco del rallentamento ecco i dati sulla disoccupazione USA del giorno dopo assolutamente rassicuranti.

Ieri la variazione dell’occupazione non agricola, pur alta come valori assoluti aveva toccato il minimo degli ultimi sei mesi…

Ed ecco che oggi i dati settimanali sulla disoccupazione USA  compiono un deciso balzo in avanti.

Entrambi i dati sulla disoccupazione USA positivi: segnale di forza

Vediamo come oggi entrambi i dati sulla disoccupazione USA abbiano battuto sia le attese che il dato precedente:

  USD Richieste di disoccupazione USA continua 1.717K 1.750K 1.755K
  USD Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione USA 202K 216K 212K
  USD Media delle richieste sussidio di disoccupazione di 4 settimane 213,50K 217,50K

 

Tra l’altro con il dato delle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione a 202K ci riavviciniamo ai minimi storici.

Ulteriore conferma che il ciclo economico americano è ancora ben saldo proprio sul fronte potenzialmente più rischioso: quello occupazionale!

Per la FED il mix ideale per…non fare nulla

Questo status di miscela formata da dati macroeconomici positivi insieme a numeri negativi fornisce alla FED il contesto ideale per… non fare nulla.

Di fatto sia le colombe che i falchi del board della banca centrale americana si trovano spiazzati dal susseguirsi di dati che si contraddicono bellamente tra loro a distanza di sole 24 ore.

E’ evidente che non siamo più sul picco del ciclo economico ma nemmeno siamo, negli USA, in quella fase critica che qualcuno vorrebbe dipingere.

Per le borse la ricetta ideale, benefici anche per il dollaro

Per le borse americane siamo nel contesto ideale.

Un quadro che vede la FED pronta a sparare le sue armi monetarie ma che al momento può tenerle di riserva grazie a dati macro in equilibrio.

Lo stesso quadro ha anche favorito una ripresina del dollaro che si era spaventato per la minaccia, per ora molto teorica, che la FED riprendesse a stampare per diminuire il proprio debito pubblico…

Salvo questa ipotesi al momento ancora campata per aria il target a 1,10 di euro-dollaro pare quasi inevitabile.

Articoli di Gianluca Braguzzi

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