Disoccupazione Usa al 4%

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WASHINGTON (Reuters) – Negli Stati Uniti l’occupazione è cresciuta più delle attese in giugno, con gli imprenditori della manifattura che hanno aumentato il mumero di assunzioni. La crescita stabile degli stipendi indica un’inflazione moderata, che dovrebbe far sì che Federal Reserve rimanga su un sentiero di graduale aumento dei tassi d’interesse.

Il tasso di disoccupazione è salito a giugno al 4% dal 3,8%, livello minimo da 18 anni, perché un maggior numero di persone ha deciso di entrare nel mercato del lavoro, spinta da maggiore fiducia.

La quota di partecipazione della forza lavoro, cioè il numero degli americani in età da lavoro che hanno un impiego o ne stanno cercando uno è salito al 62,9% il mese scorso dal 62,7% di maggio. Era in discesa da tre mesi.

La scarsa crescita dei salari allevia i timori di un forte innalzamento dell’inflazione, che ha toccato il livello-target Fed di 2% per la prima volta da sei anni in maggio.

Con 6,7 milioni di posti di lavoro vacanti ad aprile, gli economisti si aspettano che gli stipendi cresceranno più velocemente nella seconda parte dell’anno.

Il report sull’occupazione ha registrato attraverso indicatori come la spesa dei consumatori e il commercio una tendenza che suggerisce una forte accelerazione nella crescita economica durante il secondo trimestre.

Le stime per il Pil del periodo aprile-giugno sono oltre al 4% a livello annualizzato, il doppio del 2% stimato nel primo trimestre. Tuttavia, la politica commerciale dell’amministrazione Trump “America First”, che ha portato gli Stati Uniti sull’orlo di una guerra commerciale rischia di minacciare il mercato del lavoro e l’economia.

Dopo l’applicazione di dazi in risposta alle imposte introdotte dal presidente americano, gli economisti temono che il settore della manifattura possa pagarne lo scotto con un rallentamento nelle assunzioni e nelle spese in conto capitale.

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