Disoccupazione KO di Gianluca Braguzzi

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Come temevano il mese scorso il dato sulla disoccupazione italiana è tornato a peggiorare. Ammesso che non fosse artefatto dai soli contratti rinnovati, il timido segnale di ripresa occupazionale è già cancellato dal +11.4% contro l’11.2% atteso .
Ma l’aspetto peggiore è che siamo gli unici. In Germania la disoccupazione cala oltre le attese ma soprattutto è il dato generale UE a preoccupare : la media dei paesi UE infatti si attesta a 10.4% meglio delle attese a 10.5%. Come dire che siamo i peggiori o almeno tra i più in difficoltà.
La disoccupazione morde la vita sociale prima ancora che l’economia. Ma in Italia nessuno, al di là di sterili proclami, pare accorgersene.
Sono necessari interventi strutturali finalizzati a creare posti di lavoro nella ricerca, nel turismo e nella salvaguardia ambientale. Occorre elevare lo sguardo dalla mera statalizzazione del lavoro al servizio degli enti locali. Lo stato anziché preoccuparsi solo della banche o accennare a forme di sostegno pietistiche e senza decoro e dignità dovrebbe avere come priorità, visto che come recita la Costituzione la nostra repubblica è fondata sul lavoro, la creazione ed il sostegno dell’occupazione giovanile e non solo.

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