Disoccupazione italiana stabile

Le azioni italiane preferite dagli analisti

Risultano confortanti i prima dati macroeconomici europei di giornata, a cominciare dalla disoccupazione italiana che è risultata in linea col consensus al 10.4%.

Tra l’altro la disoccupazione oltre ad essere in linea con le attese migliora il precedente 10,6%.

Italia sotto attacco

Il fatto che il dato sulla disoccupazione tenga e anzi seppur di poco migliori la dice lunga sulla pretestuosità degli attacchi della Commissione UE che minaccia sanzioni (ma poi chi applicherà queste eventuali sanzioni?)

Evidentemente in quel di Bruxelles debbono trovare un capro espiatorio per coprire i propri evidenti errori.

Oltre a cercare di distogliere l’attenzione dal fatto che buona parte dei commissari sono di fatto espressione di Governi caduti o cadenti…

Disoccupazione italiana pre e post euro

Basta confrontare i dati della disoccupazione italiana  pre e post era dell’euro per capire che dall’avvento della moneta unica l’Italia ha avuto soltanto da perdere.

Sia come potere d’acquisto che come livelli occupazionali.

Senza contare che nelle fasi migliori di questi 18 anni gli italiani hanno poi invece coltivato l’illusione di un tenore di vita insostenibile.

Questo perché trascinati da una moneta, in quei momenti, forte… forza monetaria che strutturalmente non ci appartiene.

Meno peggio del previsto la produzione industriale dell’UE

E’ uscita anche meno peggio del previsto la produzione industriale dell’UE.

  EUR Produzione industriale UE (Annuale) (Apr) -0,4% -0,5% -0,7%
  EUR Produzione industriale UE (Mensile) (Apr) -0,5% -0,5% -0,4%

Stiamo sempre parlando di dati col segno meno davanti ma comunque il 90.4% ha battuto le attese poste a -0.5% e soprattutto distaccato il precedente pessimo a -0.7%.

Tutto bene? Non proprio visto che il dato mensile seppur in linea col consensus a -0.5% peggiore dal mese scorso posizionatosi a -0.4%.

Insomma l’Europa non crolla ma nemmeno riparte.

Le vetuste politiche di austerity dell’UE sono ancora più anacronistiche tanto più se confrontate con le scelte e le strategie opposte che dagli USA all’Asia stanno garantendo performances economiche totalmente diverse.

E migliori!

Che poi… se queste scelte di politica economica premiassero la popolazione sarebbero anche accettabili.

Il problema è che invece portano ad un progressivo impoverimento delle popolazioni europee sempre più distanti dagli americani e proseguendo così a breve sopravanzati da molti Paesi asiatici.

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