Disastro sui mercati. Titoli e azioni, cosa fare?

Disastro sui mercati. Venerdì nero, Wall Street compresa

 Panico per i mercati europei nell’ultima seduta della settimana. E nemmeno Wall Street sta dando una mano a migliorare le cose.

Piazza Affari

La chiusura sul Ftse Mib è stata pessima ma, paradossalmente, non è stata la peggiore. Alla fine delle contrattazioni il listino milanese è arrivato a segnare un passivo di 1,38% (21.078 punti). Sul fronte spread il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani è salito a 247,2 punti. In tutto questo è aumentato anche il rendimento del decennale italiano con un saldo pari al 2,45%.

Il resto d’Europa

Negativo tutto il Vecchio Continente. Il Cac 40 di Parigi si ferma a -2,02% mentre il Dax di Francoforte riesce ad arginare le perdite a “solo” l’1,6%. Perdita pesante anche sull’Ibex35 a -1,67%. Londra, invece, sempre pressata da una questione Brexit ben lungi dall’essere sciolta, ha visto un risultato che l’affianca a Parigi. Il Ftse 100, infatti, ha chiuso a -2%.

Disastro sui mercati: dati macro deludenti

A dettare legge sono ancora i dati macro, con la pubblicazione dei Pmi di Francia, Germania e dell’Eurozona. In particolare a marzo l’indice Pmi composito dell’Eurozona (dato preliminare) è stato di 51,3 punti. Il risultato è fermo rispetto a febbraio (51,3) e al di sotto delle aspettative, a 52,1 punti. Non sono andate meglio nemmeno le cose sull’indice preliminare del settore dei servizi. Il numero di 52,7 punti è risultato essere in discesa rispetto ai 52,8 di febbraio ma anche sui 52,6 punti del consenso. In calo anche il manifatturiero: 47,6 punti invece dei 49,3 di gennaio e dei 49,5 punti del consenso.

Tra i titoli, negativi i bancari. Intesa Sanpaolo chiude a -2,64%, Unicredit  a -4,53%, Ubi -4,48% Banco Bpm a -4,35%.

Wall Street

Come detto Wall Street non aiuta. Alle 18.11 (ora italiana) l’S&P 500 scendeva di 1,47% mentre il Dow arrivava a -1,3%. Il Nasdaq intanto scivolava vorticosamente a -1,9%. Una situazione diametralmente opposta a quella vista in conclusione di seduta di ieri. Infatti il Dow Jones saliva dello 0,84% mentre l’S&P500 dell’1,09%. Chiudeva in bellezza anche il Nasdaq Composite a 1,42%.

Tra i dati macro in pubblicazione negli Usa in agenda ci sono il dato preliminare dell’indice PMI manifatturiero di marzo, l’indice PMI servizi e le vendite di case esistenti di febbraio. In quest’ultimo caso il risultato è di 5,51 milioni di unità (+11,8%) meglio delle attese ferme a 5,1 milioni di unità.

Disastro sui mercati: come aggiustare i portafogli?

In un trend rialzista primario come quello attuale , i ritracciamenti vanno sfruttati per fare “pulizia” nei portafogli. Vanno venduti i titoli che sono rimasti al palo e comprati quelli che hanno mostrato maggiore forza relativa e che nei prossimi 2/3 mesi staccheranno dividendi interessanti.

Attese sui mercati

Il movimento odierno probabilmente continuerà per qualche giorno. Il primo step è la chiusura di martedì 26 marzo. Se per questa data non si è formato uno swing rialzista bisogna iniziare a preoccuparsi e attendere sviluppi ribassisti  fino al martedì successivo (2 aprile). Oltre questa data sarebbe a rischio la tendenza annuale.

Quale valore in chiusura giornaliera riporterà i mercati al rialzo già da lunedì?

Ftse Mib Future>20.925

Dax Future >11.640

Eurostoxx Future>3.303

Proiezioni giornaliere e settimanali  per i mercati europei

Proiezioni giornaliere e settimanali  per i mercati  di Wall Street

Quale valore in chiusura giornaliera riporterà i mercati al rialzo già da lunedì?

Dow Jones >26.000

Nasdaq C. >7.850

S&P 500  >2.847

Frattale previsionale per il 2019  su scala giornaliera  per i mercati americani

Wall Street: proiezioni dei prezzi settimanali e giornalieri

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