Direttori degli acquisti dei servizi, giornata campale

Direttori degli acquisti

Oggi giornata campale per i dati sui Direttori degli acquisti del settore dei servizi.

Dalla Spagna fino all’UE nella sua interezza è stata pubblicata una raffica di dati molto interessante.

La prima nota positiva è che l’Italia ha fatto meglio delle attese con un 50 versus 49.7 di consensus che ci mantiene, seppur al pelo, sopra la soglia che porta alla recessione.

Notiamo che solo la Francia ha fatto peggio delle aspettative, seppur in valore assoluto rimanendo ampiamente sopra quota 50.

Vediamo comunque i dati nel dettaglio.

Tabella principali dati macroeconomici europei di giornata

    Indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi spagnolo (Mag) 52,8 52,5 53,1
    Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi italiano (Mag) 50,0 49,7 50,4
    Indice dei direttori agli acquisti del settore terziario francese (Mag) 51,5 51,7 51,7
    Indice dei direttori degli acquisti del settore servizi tedeschi (Mag) 55,4 55,0 55,0
    Indice dei direttori agli acquisti del settore servizi (Mag) UE 52,9 52,5 52,5
    Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi (Mag) GB 51,0 50,6 50,4

In valore assoluto l’Italia rimane,nel settore dei servizi, il fanalino di coda ma in ogni caso quando si battono le attese è sempre meglio soffermarsi sul bicchiere mezzo pieno.

Germania in ripresa UE e Borse più tranquille

Italia a parte, colpisce la ripresa del dato tedesco che con un 55.4 vs 55 consente ai tedeschi di mantenere il primo posto e, non solo, di trascinare anche il dato complessivo dell’UE 55.9 vs 52.5.

E’ chiaro che alle Borse una situazione sotto controllo, senza spasmi recessivi, risulta gradevole.

Altrettanto vero è però che gli operatori anelano nuove ondate di liquidità da parte delle banche centrali che peraltro con dati macroeconomici siffatti in positivo stenteranno ad arrivare.

Rischio per le Borse di un estate in laterale

Anche questi dati sui Direttori degli acquisti scoraggeranno Mario Draghi dall’anticipare le proprie mosse.

Pertanto il vero rischio per le Borse è che, trovati i supporti, ora ci accingiamo a vivere una estate in laterale con una banda di oscillazione anche di 4/5 punti percentuali ma nulla più, sia al rialzo che al ribasso.

Certamente nuovi dati che si scostino di parecchio e in peggio dalle attese potrebbero smuovere le Borse e costringere la BCE ad anticipare TLTRO e semmai agire su altri fronti.

In mancanza la precisa sensazione è quella di avviarsi verso un periodo di mercati poco direzionali.

 

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