Difficile da credere che gli straordinari agricoltori siciliani usino così questa polvere nera

Etna

Come tutti abbiamo avuto modo di leggere e vedere, gli ultimi mesi per i cittadini siciliani che vivono alle pendici dell’Etna sono stati davvero duri. La causa è dovuta alla pioggia di cenere lavica che fuoriesce dalla bocca del vulcano. È dai primi mesi dell’anno che l’Etna è in attività ed è proprio di pochi giorni fa una delle più spettacolari colate laviche.

Chi ha avuto modo di visitare i comuni colpiti da questo fenomeno però si è reso conto della vera emergenza che sta vivendo la popolazione. Letteralmente sommersa da un manto di cenere nera. La vediamo accumulata ai bordi strada o depositata dentro sacchetti in centri di raccolta improvvisati. Non si fa in tempo a ripulire che ne piove altra. Quasi a cadenza settimanale.

Difficile da credere che gli straordinari agricoltori siciliani usino così questa polvere nera

Quello che si racconta poco, invece, sono le risorse straordinarie che queste persone stanno tirando fuori in un contesto eccezionale.

I catanesi, conoscono molto bene “la montagna”, chiamata così da quelle parti. La temono e la rispettano e anche in questo caso, sanno approfittare di quello che tutto sembra fuorché un dono.

Sì, perché questi territori sono famosi per la più ricca biodiversità di tutta l’isola. Il merito di tanta magnificenza è dovuto all’Etna e in questo caso alla sua cenere.

Da sempre questo elemento è conosciuto per le sue straordinarie proprietà e viene utilizzato in agricoltura. Anche oggi i coltivatori fanno il possibile per recuperarla e utilizzarla nelle campagne per arricchire i terreni.

Le mille proprietà della cenere lavica

Tutt’oggi, ricercatori e docenti dell’Università di Catania, sono impegnati nello studio e nella valutazione dei rischi dell’impiego della cenere lavica e non solo in campo agricolo.

Essa viene impiegata con successo anche per la produzione di ceramiche e nuovi materiali per la bio edilizia.

Ma in agricoltura è più preziosa. Innanzitutto, permette ai terreni di immagazzinare a lungo l’acqua. Inoltre, la presenza di elementi come la zeolite rinforza le difese delle piante dagli attacchi parassitari, riducendo sensibilmente l’utilizzo dei pesticidi.

Inoltre, gli elementi che vengono mischiati al terreno lo arricchiscono di preziose sostanze nutritive.

I possibili pericoli

Sono attualmente in corso studi che verificano la potenziale radioattività contenuta nella polvere. In attesa di sviluppi in merito, ricordiamo che gli unici organismi viventi in grado di assorbire gli elementi radioattivi sono le piante. Non si stanca di ripeterlo Stefano Mancuso, scienziato di fama internazionale. E per approfondire le informazioni straordinarie che divulga consigliamo la lettura di alcuni articoli pubblicati. Ad esempio, ecco come mai non siamo in grado di vedere la specie vivente più diffusa sul pianeta?

Non resta che ammettere che è eccezionale e difficile da credere che gli straordinari agricoltori siciliani usino così questa polvere nera sfruttando al meglio le avversità a cui madre natura li sottopone.

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