Difesa, Francia pronta allo sprint per la supremazia europea (con l’assist di Draghi)

macron draghi

Nonostante i sorrisi e i complimenti, l’alleanza annunciata a sorpresa dal Presidente USA Biden a metà settembre, fa paura. Dobbiamo pensare alla difesa: Von der Leyen (UE) è apparsa spiazzata dall’alleanza anti-Cina AUKUS tra USA, Uk e Australia.  Dunque, l’UE accelera il programma già annunciato dalla Presidente, ripreso durante una cena di lavoro al Castello di Brdo, al margine del vertice sui Balcani Occidentali. I Balcani fra l’altro stanno diventando una scacchiera importantissima per l’alleanza continentale. “Faremo di più per promuovere e difendere valori e interessi dei cittadini europei” ha detto la Presidente nelle ultime ore. Ci sarà una nuova dichiarazione UE-NATO. Ma è chiaro che prima del vertice UE sulla Difesa che si terrà a marzo sotto la presidenza Macron, nei 27 Paesi ne vedremo delle belle. Ecco le strategie in seno all’Unione e il ruolo dell’Italia, con le prime notizie raccolte dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Macron cala l’asso francese

Difesa, Francia pronta allo sprint per la supremazia europea (con l’assist di Draghi). Appare a tutti chiaro che il presidente francese uscente intende giocare una carta importantissima a quel tavolo. Per la sua nazione, la più potente oggi in ambito europeo dal punto di vista militare con risorse e competenze indiscusse. Fra l’altro riconosciute anche dalla Germania, che, per ragioni storiche non si è mai impegnata per diventare una potenza bellica. Ma sotto sotto c’è anche una partita personale da vincere, visto che in aprile la Francia voterà per rinnovare l’Eliseo. Per farsi dare l’incarico di guida militare dell’UE, la Francia non avrebbe bisogno dell’assist dell’Italia, visto che è membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU. Ma è chiaro che Italia e Francia, anzi Macron e Draghi, possono fare molto bene insieme nel Mediterraneo e in UE. O comunque più che Macron e Scholz, per ora.

Finalmente arriva il segnale di Michel

Fra un mese, l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell, presenterà una prima bozza della Bussola strategica. Nuovi incontri si terranno entro la fine dell’anno, nel mese di dicembre. Intanto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha dato il segnale che tutti attendevano. “Procederemo sui diversi binari esistenti nel campo della difesa e della sicurezza”. Per rafforzare il ruolo dell’Unione europea sullo scacchiere internazionale e offrire ai cittadini più sicurezza, bisognerà pur cominciare a fare la conta di uomini e mezzi. Abbiamo finito, insomma, di perdere tempo in chiacchiere. Sull’autonomia militare la UE, infatti, potrebbe fare un passo avanti. Dal vertice emerge che i capi di Stato e di Governo hanno mostrato “forte sostegno per un approccio multilaterale”, anche alla luce dell’alleanza AUKUS. Siamo pronti, insomma, per stabilire chi ha le competenze migliori per guidare l’esercito UE, come qualcuno comincia a chiamarlo.

Difesa, Francia pronta allo sprint per la supremazia europea (con l’assist di Draghi)

Al vertice sloveno è presente anche il nostro premier Mario Draghi che ha aperto la discussione ribadendo la convinta adesione dell’Italia alla NATO. Dopo il ritiro dall’Afghanistan, però, l’UE ha il dovere di fare le sue riflessioni sul futuro delle relazioni internazionali e sulla sua difesa. Ovviamente una maggiore autonomia militare europea solleva forti sospetti nella struttura NATO che è a guida americana. Tant’è che il segretario generale dell’Alleanza, Jens Stoltenberg ha commentato: “Qualsiasi tentativo di indebolire il legame transatlantico creando strutture alternative, facendo passare l’idea che possiamo farcela da soli, non solo indebolirà la NATO, ma dividerà l’Europa”. Nel suo intervento alla Georgetown University, Stoltenberg ha fatto riferimento alla cosiddetta alleanza AUKUS tra Australia, Regno Unito e Stati Uniti. “Non credo in nessuno sforzo per cercare di fare qualcosa al di fuori del quadro della NATO, per competere o duplicare la NATO: perché la NATO rimane la pietra angolare, il fondamento per la sicurezza europea e della sicurezza nordamericana”. Sorrisi e complimenti, insomma. Intanto la Commissione conferma: “Lavoreremo per una nuova dichiarazione politica con la NATO, prima del vertice previsto per giugno 2022”.

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