Dieta d’urto col digiuno intermittente

perdita di peso

Il digiuno intermittente è una pratica sempre più diffusa e una piccola vacanza è il momento ideale per provarlo. Non venga mai in mente di lavorare digiunando, se non lo si è mai fatto prima. La letteratura scientifica a livello di digiuno intermittente ci conferma oggi la sua salubrità, anche portato fino a 16 ore al giorno. L’efficacia del digiuno intermittente è molto ampia e confermata anche dal famoso biologo Walter Longo. Che lo consiglia per curare diverse patologie, anche croniche. Il digiuno aiuta a perdere peso, aumentare la massa muscolare, aumentare la capacità cognitiva e ci aiuta a stare più attenti durante il giorno. Ecco una piccola guida per sperimentare il digiuno intermittente, con i consigli della nostra redazione Salute e Benessere.

Il digiuno intermittente ci allunga a vita

Dieta d’urto col digiuno intermittente. Il digiuno intermittente fa perdere peso ma, se praticato periodicamente nell’arco di un mese, ci allunga la vita. Perché aumenta la produzione di ormoni essenziali, che sono l’ormone della crescita e il testosterone. Il digiuno aumenta anche la produzione di neurotrofina, un neurotrasmettitore che aumenta le connessioni cerebrali. Mentre dimagriamo, dunque, il nostro cervello migliora l’attenzione e i riflessi.

Come iniziare un digiuno intermittente

Vediamo però come affrontare la fame per tutte queste ore della giornata e come controllarla. Abbassando il livello di insulina, l’organismo non sviluppa grasso e non deposita grasso. Anzi, va a utilizzare i depositi di grasso che sono presenti in giro per il corpo e li brucia per produrre energia. Ma se a certi orari siamo abituati a mangiare, come si fa? In generale, abbiamo paura di saltare i pasti perché pensiamo che ci sia una connessione diretta tra la fame e il tempo. Ma non è vero che più digiuniamo e più ci viene fame. Dunque cominciamo a iniziare il digiuno saltando il pasto serale e non quello di mezzogiorno.

Abbassare i picchi di fame

Dieta d’urto col digiuno intermittente. La fame è prodotta da un ormone che si chiama grelina. La grelina viene prodotta in momenti collegati con le proprie abitudini alimentari. I picchi di grelina si alzano negli orari in cui si ha l’abitudine di mangiare, per esempio alle 8, alle 12.30 e alle 20. Ma quando si digiuna, questi picchi si abbassano. Se il corpo cambia abitudini, i picchi di grelina si adeguano. Ci vogliono tre giorni di digiuno per non sentire fame agli orari abituali dei pasti. Quindi bisogna avere pazienza. In quegli orari bisogna fare qualcosa di molto piacevole, che ci faccia dimenticare i pasti. Come prendere lezione di ballo, guardare un film, telefonare ai nostri amici più cari, giocare col cane o col gatto. E ovviamente abbracciare il partner che vuole anche lui dimagrire.

Dieta d’urto col digiuno intermittente

Cosa succede dopo 4-5 ore di digiuno? Abbiamo detto di cominciare saltando la cena. Durante la notte, l’organismo comincia a produrre glucagone, un ormone che aiuta ad alzare leggermente i livelli di glucosio del sangue. Esso va a liberare i depositi di glicogeno dal fegato e dai muscoli. E comincia a bruciare grassi con la produzione di corpi chetonici. Queste molecole mantengono stabili i livelli di energia.

Doppio risparmio col digiuno intermittente

Molti dietologi prescrivono regimi alimentari che puntano alla produzione di corpi chetonici. I quali contribuiscono alla lipolisi, vale a dire lo scioglimento dei grassi. Per questo il digiuno di 10-12 ore, fino a 16 ore, è così efficace. E inoltre ci fa risparmiare soldi sulla spesa e sulla consulenza medica.

Saltare la cena e la prima colazione portano il corpo a bruciare sostanze tossiche, cellule morte e tumorali che si sviluppano nell’organismo. Dopo le 20 ore il corpo comincia a produrre anche cellule staminali, che sono importantissime per allungare la durata della nostra vita.

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