Diavoli solo nella fiction?

Fiction Diavoli

Sicuramente, da un punto di vista legislativo, possiamo certo dire che i tecnici che hanno elaborato un decreto di oltre 400 pagine, disciplinando situazioni ed istituti diversi, sono stati all’altezza della situazione.

Potete trovare qui il sunto dei principali provvedimenti.

Altra questione è se la disciplina contenuta in quegli articoli sia idonea a rilanciare effettivamente il nostro paese, o se non ci si perda, ancora una volta, nei nebulosi lidi di una burocrazia, che talora del paese ha più un’immagine teorica, che una visione reale.

Questi provvedimenti, in una fase in cui i tentativi di attacchi speculativi non mancano, serviranno veramente? Dove stiamo andando e, soprattutto, dove sta andando il paese?

Cerchiamo di dare alcune risposte alle incertezze del momento, aiutandoci con questa breve scaletta dei principali temi trattati:

  • Diavoli solo nella fiction?
  • Provvedimenti sicuramente espressione di giuristi capaci, ma economicamente?
  • Come reagisce il mercato?

Diavoli solo nella fiction?

La fiction Diavoli riconduce ai tempi in cui l’Italia, ai tempi di Berlusconi, era sotto attacco speculativo. Nell’immaginario finanziario della storia si evidenziano taluni personaggi, personificazione, in parte, di soggetti come poteva essere un Soros o altri di quel tipo. Con l’aggravante di complotti e aspetti thriller, per incuriosire maggiormente lo spettatore. Alla fine, forse, non si riesce neppure più a distinguere tra i buoni ed i cattivi, o forse non tutti i buoni sono così buoni.

Questa rappresentazione potrebbe però in parte ricondurre, forse, anche ai giorni nostri.

In una situazione di evidente crisi economica, abbiamo assistito ad una serie di valutazioni negative, peraltro senza che ne fossero sempre spiegati i motivi, verso il debito pubblico italiano.

Dalle pubblicazioni tedesche, alla corte costituzionale tedesca, sino alle ultime dichiarazioni in materia, addirittura del cancelliere austriaco.

Difficile pensare a situazioni solo contingenti, estemporanee.

E, come diceva quel detto andreottiano, passato alla storia, a pensar male si commette peccato, ma spesso ci si azzecca.

Esiste quindi la possibilità di una sorta di attacco concentrico, anche se non necessariamente concordato, verso l’Italia.

Condotto in prima fila da quelli che potremmo considerare membri di una sorta di nuova alleanza anseatica. I paesi del Nord, alleati della Germania.

Il recovery fund

Il perché è noto: voler ad ogni costo evitare forme di mutualizzazione del debito, in vista dell’ormai fatidico recovery fund.

Ed allora, indebolirci finanziariamente, potrebbe aiutare taluni a dire: visto, non possiamo mischiarci con chi finanziariamente destabilizzante.

Anche costoro, potrebbero ricondurre al personaggio del diavolo, di cui alla fiction.

Provvedimenti sicuramente espressione di giuristi capaci, ma economicamente?

Anche per far fronte a certe critiche internazionali, evidentemente l’esecutivo ha deciso di mettere al lavoro una squadra di tecnici, che hanno partorito un testo molto corposo.

Tutto sta a vedere se, economicamente, sarà in grado di sortire analoghi effetti, che cioè speriamo corposi anche per la nostra economia.

Qualche dubbio permane. Ad esempio: bonus in forma di credito d’imposta, che peraltro dovrebbe essere cedibile all’azienda. Ma tutte le aziende sono nelle condizioni fiscali di agevolarsene?

E dal punto di vista degli interventi previsti, sono così appetibili da parte dei clienti finali?

Ad esempio, tra i lavori, che dovrebbero agevolarsi del bonus, quelli relativi ad interventi antisismici negli edifici.

Ma, se andiamo a considerare qualche articolo in materia, redatto da ditte del settore, leggiamo anche i dubbi di molti condomini, che temono che certi lavori impattino pesantemente anche sui singoli appartamenti. A tale dubbio molte ditte rispondono che dipende da situazione a situazione.

Ma questo significa anche che non necessariamente certi lavori sono così appetibili, ed in certe situazioni molte delibere assembleari potrebbero essere quindi sfavorevoli, per questo o altro motivo.

Le opere pubbliche

Ben altro conto sarebbe un piano di opere pubbliche, da rilanciare bypassando la burocrazia, con commissari ad hoc. O almeno così la pensano taluni, una sorta di neokeynesismo di ritorno.

Piano proposto da Italia viva, e sul quale Conte è chiamato a dare risposte future, da cui probabilmente dipenderà il prosieguo o meno di questo governo.

Peraltro non troppo in là nel tempo, se non vuole destare nuove frizioni nella maggioranza.

Insomma, tirando le somme, e senza poter avere la pretesa di conoscere in tutti i suoi molteplici aspetti e particolari una normativa così ampia e complessa (mi permetto di dubitare che neppure i ministri o Conte la conoscano così dettagliatamente, forse ogni tecnico conosce soprattutto la parte di norme di cui si è personalmente occupato), possiamo dire che i dubbi permangono, soprattutto in materia di efficacia economica.

L’altro grande dubbio riguarda il fatto che l’osservanza delle norme tecniche di prevenzione contro il virus, potrebbe essere considerato ostacolo insormontabile dal punto di vista dei conti. In grado, quindi, di limitare fortemente le prospettive di riapertura di molte attività, peraltro unitamente a dubbi sulla eventuale responsabilità, anche penale, nel caso di dipendenti che venissero colpiti dal virus. Tutti aspetti che ancora non hanno ricevuto convincenti risposte.

Come reagisce il mercato?

Sinora il mercato dei btp non pare aver accusato effetti particolarmente negativi, dalle opinioni espresse a livello internazionale.

Le quotazioni del btp, al pari dello spread, si stanno mantenendo in una situazione di sostanziale lateralità, probabile fase di riaccumulazione per i titoli di stato, di distribuzione per lo spread, coerentemente con le indicazioni tecniche e cicliche, che abbiamo evidenziato qui. Mentre la curva dei rendimenti fa prevalere un sentiment positivo, come espresso dalla pendenza rialzista lungo l’intera estensione delle scadenze temporali.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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