Di quanto può diminuire l’assegno INPS delle pensioni di reversibilità?

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In alcuni specifici casi l’importo delle pensioni ai superstiti può subire delle riduzioni anche importanti. Ciò perché vengono meno alcune condizioni che determinano la perdita di diritti di cui godeva in precedenza il percettore del trattamento previdenziale. Ma quando ciò dovesse accadere, di quanto può diminuire l’assegno INPS delle pensioni di reversibilità e come fare per evitare eventuali decurtazione? In un precedente articolo ci siamo occupati della situazione contraria, ovvero di come aumentare il rateo mensile. Ricordiamo infatti che esiste l’opportunità di ricevere “Assegni INPS da 635 a 3.400 euro in più sulle pensioni di reversibilità a chi li richiede”.

Analizziamo ora insieme ai nostri Esperti di quanto può diminuire l’assegno INPS delle pensioni di reversibilità in presenza di alcune variabili. I tagli sul rateo mensile dipendono da due specifiche condizioni che laddove presenti determinano la riduzione dell’importo spettante. L’una riguarda la situazione reddituale del superstite che richiede il trattamento pensionistico o eventuali cambiamenti che potrebbero subentrare col tempo. Ciò perché secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo n. 335/1995 non è possibile cumulare redditi. L’altra condizione riguarda specificatamente la composizione del nucleo familiare e l’eventuale presenza di figli ancora fiscalmente a carico.

Di quanto può diminuire l’assegno INPS delle pensioni di reversibilità?

Relativamente alle soglie di reddito l’assegno mensile può subire decurtazioni che oscillano tra il 25% e il 50%. Tali perdite riguardano tuttavia solo i percettori nel cui nucleo familiare non vi siano figli minorenni, disabili o a carico perché ancora studenti. Il rateo mensile perde fino al 45% dell’importo se il reddito del superstite oltrepassa di 3 volte la pensione minima dei lavoratori dipendenti.

La decurtazione sale sempre più nella misura in cui si posseggono redditi superiori di 4 volte il trattamento minimo. Ad esempio in presenza di redditi che superano di 5 volte il trattamento minimo l’assegno può subire tagli fino al 30%. Allo stesso modo il rateo mensile si riduce allorquando un figlio porta a compimento il percorso di studi universitari o comunque al raggiungimento dei 26 anni di età.

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