La crisi non lascia scampo. Il Governo sta facendo il possibile per venire incontro alle esigenze di tutti. Vediamo nello specifico di cosa hanno beneficiato i professionisti nei mesi funesti della pandemia. Ci soffermiamo su questa categoria dei lavoratori, per un motivo molto semplice. Infatti, i professionisti hanno avuto le maggiori difficoltà per via della pandemia del coronavirus.
Lo Stato ha teso la mano
513.882 professionisti hanno ottenuto un aiuto dallo Stato. Ma quanto percepito è servito solo in parte ad alleviare la sofferenza. Durante il periodo del lockdown, questa platea di professionisti, formata per lo più da rappresentanti di una fascia d’età che va dai 30 ai 50 anni d’età, ha ricevuto almeno una delle tre mensilità del bonus da 600 oppure i famosi 1.000 euro. I più fortunati hanno ottenuto 2.200 euro.
Le Casse previdenziali hanno pagato
Il Governo ha emesso il Decreto Cura Italia, materialmente, però, i soldi sono arrivati dalle Casse Previdenziali. L’Associazione degli Enti Pensionistici e Assistenziali privati ha tirato le somme: 1,2 miliardi di euro sono finiti nelle tasche dei professionisti.
Colpiti i più deboli
Nello specifico, i professionisti nella fascia tra i 30 e i 40 anni hanno beneficiato con maggiore incidenza dei bonus. Purtroppo, la crisi pandemica ha fatto sentire gli effetti maggiori sui deboli della categoria. Nel 2019 i professionisti hanno già avuto un leggero calo del proprio fatturato.
Il coronavirus non ha fatto differenze
Poi nel 2020 il coronavirus ha letteralmente fatto saltare il sistema. In effetti i liberi professionisti hanno l’acqua alla gola perché poco tutelati dal punto di vista legislativo. Perciò, il Governo deve farsi carico di questa platea di lavoratori e rivedere il sistema. Le indennità percepite dalla crisi pandemia non hanno risolto nulla rispetto alla catastrofe economica dovuta dalle perdite sofferte durante il lockdown. Oggi, i professionisti attendono misure finalizzate alla ripresa.
Il divario generazionale
Non tutti i professionisti sono fortunati perchè il divario generazionale incide sul reddito. Infatti nella fascia 30-40 anni, i professionisti dichiarano in media 22.040 euro. I colleghi tra 50 e 60 anni hanno redditi di 49.823 euro in media. Di cosa hanno beneficiato i professionisti nei mesi funesti della pandemia è sotto gli occhi di tutti.