Deutsche Bank in ribasso: analisi

Deutsche Bank

Deutsche Bank è nuovamente balzata alla ribalta a causa di un piano eccezionale di tagli ai costi strutturali.

Circa 1/5 della sua forza lavoro verrà licenziata nei prossimi 3 anni.

I risparmi ottenuti dovrebbero evitare un nuovo bagno di sangue (aumento di capitale) per gli azionisti.

Fatto sta che il grafico continua a rinnovare nuovi minimi assoluti.

Fondamentalmente Deutsche Bank rappresenta graficamente tutto ciò che NON devono essere più le banche del terzo millennio.

Il 2019 vede i seguenti prezzi chiave per l’azione quotata al NYSE americano (in Dollari):

apertura a 7.87$; massimo in marzo a 9.47$; rovinosa discesa fino al minimo di giugno a quota 6.61$; valori attuali 7.60$ circa.

L’intero 2018 e 2019 è stato trascorso sotto M/10.

Quali indicazioni dallo studio del grafico a candele annuali?

Considerazioni sul titolo

Le due inside annuali (dati FreeStockCharts) vengono seguite da moltissimo tempo e si riportano i dati di base:

— Inside 2016 (TOP, mid, LOW): 23.62$, 17.40$, 11.19$ – target 5.30$ (proiezione percentuale)

— Inside 2009 (TOP, mid, LOW): 84.93$, 53.03$, 21.13$ – target 5.30-5.20$ (proiezione percentuale).

In quale caso verranno negate, graficamente, le due inside annuali, o quanto meno arrestate?

La prima cosa da chiarire è che il titolo è sui minimi assoluti e senza alcun elemento grafico di inversione rialzista derivante dai prezzi.

Pertanto, in tale situazione e fino a prova contraria:

— non si interviene long;

— non si chiudono gli shorts in essere;

— è giustificata l’apertura di ulteriori shorts in caso di rinnovo dei minimi.

Precisato questo, allora si individua in M/10 il primo baluardo da superare per stoppare la progressione ribassista del titolo verso l’area target terminale.

Target sul titolo

Attualmente M/10 ha assetto ribassista e transita in area 8.30-8.80$.

Solo con prezzi stabilmente superiori ai minimi del 2016 si può però immaginare un vero e proprio stop ribassista: 21.13$.

L’area di prezzi tra M/10 e i minimi del 2016 possono essere visti in chiave di chiusura progressiva degli shorts storici sul titolo.

Nel caso invece i prezzi rimangano sotto i minimi 2016, allora rimarrà sempre valido ed attivato il target terminale a quota 5.30-5.20$.

Una considerazione supplementare può essere condotta sulla base del grafico allegato in ema-format.

I prezzi hanno superato al ribasso da alcuni mesi il triangolo (grigio) discendente.

Attualmente i corsi scivolano proprio sotto il suo bordo inferiore.

Una continuata permanenza in questa posizione grafica aumenterebbe grandemente la probabilità di una SellOFF sul titolo.

Tale SellOFF è quantificabile graficamente in circa il 50% dal livello di rottura (9.50$), con target terminale 4.50$ circa (+/- 0.20$).

Pertanto solo con prezzi nuovamente entro l’area triangolare si alleverà la pressione ribassista elevatissima sul titolo.

Il titolo è in un punto dove non si possono negare possibili ripartenze rialziste. L’attenzione quindi andrà posta sui livelli indicati.

 Grafici

Grafico lineare, a candele mensili, con media mobile multipla a 10 mesi in giallo (M/10).

Piattaforma TradingView (USA: DB).

Si usano le semplici tecniche qualitative di analisi grafica riassunte nell’articolo didattico Graphical Contest.

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