Già da diversi anni una delle decisioni di investimento più difficili da prendere è come gestire la liquidità.
Come produrre un minimo di rendimento per quelle somme che non possiamo impiegare a medio lungo termine.
Problema accentuatosi recentemente nell’era dei tassi a zero ed ora pare anche negativi sui depositi bancari.
Tassi negativi che già sono giunti da tempo su BOT italiani e altri strumenti affidabili a breve termine figuriamoci su quelli di altri Paesi a rating più elevato del nostro.
L’alternativa al conto corrente… non c’è
La verità è che se uno vuole stare tranquillo l’alternativa al conto corrente che dia:
– tranquillità
– sicurezza
– disponibilità immediata delle somme versate
non c’è!
Prendere decisioni di investimento accecati dall’ingordigia di ottenere una resa priva di rischi già da molti anni ha aperto l’era del risparmio tradito.
Ovvero di operazioni spacciate come a tasso fisso e sicuro e poi rivelatesi tutt’altro.
Certo alcune banche invogliano i depositi con tassi di ingresso allettanti ma a di là del fatto che, dopo le esperienze del passato, impongono un vincolo, dopo pochi mesi ci si ritrova punto e capo.
E come “mancia” con la difficile gestione di un conto corrente da chiudere…
Il basso rischio non fa rima con la disponibilità immediata
Prima di prendere qualsiasi decisione di investimento è opportuno sapere che un profilo di rischio basso non potrà mai collimare con la disponibilità immediata dei capitali investiti.
Può capitare di prendere l’onda giusta ma si tratta comunque di un approccio speculativo che non è idoneo a chi deve tenere le somme pronte per la gestione domestica o aziendale.
E’ sempre opportuno ricordare dunque che più un rendimento offerto come fisso è alto e più da qualche parte si annida un rischio elevato in proporzione.
C’è sempre il materasso…che almeno non comporta spese e tassi negativi ma oltre ai problemi di sicurezza, specie nell’epoca dei furti domestici, le sempre più stringenti norme sull’uso del contante lo rendono poco fruibile.
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