Dazi, una farsa per colpire l’euro?

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Donald Trump più volte ha ammesso “candidamente” che la sua battaglia sui dazi andava intesa come parte normale di una trattativa commerciale.

Si attacca il competitor per strappare un accordo che migliori le condizioni pre-esistenti.

Negli scorsi mesi abbiamo più volte paventato l’ipotesi che la Casa Bianca si stia servendo dello spauracchio dei dazi per tenere a freno economia USA.

Sì, perché proseguendo di questo passo tutto verrebbe bruciato entro l’inizio del 2020.

Trump invece necessita che ciclo economico e Borse veleggino ai massimi livelli da fine 2020.

Periodo in cui potrà sfoggiare in diretta questo  risultato durante la campagna elettorale per la sua agognata rielezione.

Gli ultimi eventi paiono però evidenziare una ulteriore ipotesi di obbiettivo perseguito da Trump con la sua battaglia sui dazi.

Dollaro troppo forte verso euro

Molto forte e diretto è stato infatti l’attacco del Presidente USA a Mario Draghi e alla BCE responsabili a suo dire di una politica che favorisce la debolezza dell’euro.

In realtà l’euro, negli ultimi anni, ha perso quota rispetto al dollaro per l’allargarsi progressivo della forbice tra l’andamento del ciclo economico americano e quello del ciclo dell’economia dell’UE.

Anzi, a ben guardare le ultime aperture espansive di Mario Draghi sono proprio quelle che, a tendere, potrebbero rivitalizzare i dati macroeconomici dell’Unione Europea.

E’ infatti evidente come sia stata l’austerity imposta dai tedeschi rispetto alle manovre ultra-espansive di Casa Bianca e FED a generare questa rilevante divergenza tra le economia di USA e UE.

Il cross euro dollaro indebolendosi non ha fatto altro che rispecchiare questa evidente criticità.

Indebolire il dollaro: percorso complicato e tortuoso a meno che la Cina…

In realtà, in presenza di un ciclo economico da record  negli USA la volontà di indebolire il dollaro si scontra con i parametri dell’economia reale.

Per esempio se Trump, anche solo pensasse, di indebolire il dollaro aggredendo sui dazi anche l’Europa rischierebbe di venire beffato ulteriormente da una ulteriore caduta della moneta europea.

Forse qualcosa ha ottenuto irritando gli arabi con il minacciato attacco all’Iran.

E si sa che il mondo musulmano da anni è venditore, per quanto possibile, di dollari proprio per dare una lezione agli USA…

Che poi questo tipo di impostazione funzioni ed abbia avuto senso è sotto gli occhi di tutti…

Come ultima frontiera che Trump può attaccare per indebolire resta quella cinese.

E qui agendo ancora proprio sui dazi.

Se così fosse viene da dubitare che il tanto atteso incontro tra USA e Cina, che si terrà a fine mese in occasione del G20, posso a essere risolutivo.

Ma Trump sa bene che la Cina è il maggiore detentore di Bond USA e che se continuerà a tirare troppo la corda i cinesi potrebbero agire proprio sul dollaro.

Forti anche delle proprie enormi riserve valutarie in biglietti verdi…

Trump lo sa bene per questo dovrà inventarsi altre strade per frenare la propria moneta…

Approfondimento

Guerra dei dazi : articoli precedenti

Cambio euro dollaro

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